“Non c’è alcuna rinuncia del Governo al progetto di velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara. Non è una sorpresa se dovessimo apprendere (cosa che non è stata ancora ufficializzata da nessuna autorità competente) che i primi due lotti non potranno essere finanziati con i fondi Pnrr; sapevamo da tempo che quest’opera aveva accumulato molti ritardi nella procedura autorizzatoria. Per questo esiste la probabilità che RFI non possa garantire al Governo il completamento entro il 2026.
Per questa ragione, con i ministri Salvini e Fitto avevamo già condiviso l’opportunità di utilizzare – nell’eventualità – i fondi della Coesione in sostituzione di quelli del Pnrr per i primi due lotti, e che per i lotti successivi il governo ne avrebbe garantito il finanziamento non appena le progettazioni in corso fossero mature per andare in appalto. Tutto procede regolarmente, quindi, e nelle prossime settimane RFI ha già annunciato per bocca del Commissario Macello che partirà l’appalto dei primi due lotti (Interporto – Manoppello – Scafa), sui quali nel frattempo quasi tutti i comuni e la Regione hanno fornito l’intesa in conferenza dei servizi.
Lo spostamento della copertura sui fondi nazionali FSC, inoltre, non comporterebbe alcun ritardo o rallentamento, e nello stesso tempo ne garantirebbe la realizzazione senza il rischio di soccombere alla tagliola dei tempi stretti imposti dalle regole del Pnrr. Se RFI e MIT dovessero confermare la finanziabilità dell’opera con i fondi Pnrr saremmo i primi ad esserne felici, ma per le ragioni appena descritte, non abbiamo alcun timore sul fatto che l’opera rientra comunque tra gli obiettivi strategici del governo e che sarebbe in ogni caso finanziata con altre fonti di finanziamento ugualmente efficaci”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.