Sono quattro le spiagge nelle quali è consentito l’accesso degli animali d’affezione, purché accompagnati dai proprietari/detentori nel rispetto delle norme di sicurezza che prevedono l’uso del guinzaglio o della museruola. Alle aree di Mottagrossa (in corrispondenza dello spazio adibito a parcheggio), al tratto a sud della foce del torrente Lebba e alla spiaggia libera vicino al monumento alla Bagnante si aggiunge quella contrassegnata con il numero uno confinante a Sud con il torrente Buonanotte e in direzione Nord con la ex concessione demaniale marittima
“Camping Europa”.
Le spiagge che restano invece “off limits” a cani e gatti sono le spiagge di Punta Penna, Libertini e Punta Aderci, la zona scogliera da località Trave a località Vignola, la spiaggia libera nei pressi del Pontile, l’area Sic della riserva “Marina di Vasto” e nella spiaggia libera dell’area eventi sul lungomare Duca degli Abruzzi.
L’accesso e la permanenza degli animali da affezione è subordinato al rispetto della Legge Regionale e più precisamente che, come si legge nell’ordinanza sindacale n. 43 di oggi 13 giugno, “il proprietario o il detentore deve essere munito di idonea certificazione sanitaria o del libretto di vaccinazioni, gli animali che non risultano in regola con le vaccinazioni non possono accedere alle zone a loro riservate, i proprietari o i detentori di cani non identificabili tramite microchip, tatuaggio di riconoscimento o altro documento idoneo, sono soggetti alle inerenti sanzioni amministrative, nel rispetto della sicurezza e della incolumità dei bagnanti, gli animali possono sostare entro il perimetro dell’ombrellone del proprietario o nelle immediate vicinanze dello stesso ed è comunque consentito l’accesso dei cani guida per le esigenze dei non vedenti”.
In merito invece alla sorveglianza e alle norme igieniche, il proprietario o il detentore dell’animale oltre a garantire lo stato di salute e di benessere rispondendone direttamente , è tenuto a “rimuovere immediatamente le deiezioni solide e provvedere ad aspergere e dilavare quelle liquide con acqua, anche marina”.
L’inosservanza del provvedimento comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 25 a 500 euro.