Questa mattina il sindaco di Vasto, Francesco Menna ha tenuto una conferenza stampa al Terminal bus di via Conti Ricci per protestare contro la Regione per i lavori non ancora terminati. Protesta che si è conclusa con l’installazione ad un palo della luce della “bandiera dei pirati”.
Alla presenza degli assessori Paola Cianci, Gabriele Barisano, Carlo Della Penna e del consigliere comunale Giuseppe Forte, rappresentanti dei sindacati del trasporto CGIL, CISL e Uil e dei giornalisti, il sindaco Menna ha ripercorso la storia del terminal dalla progettazione ad oggi.
“Nel 2016 il Masterplan Abruzzo dell’ex governatore Luciano d’Alfonso destinò a questo sito circa 550.000 euro per la realizzazione, ammodernamento e riqualificazione del sistema del trasporto pubblico locale e portò avanti il programma di messa in sicurezza delle stazioni di fermata del Terminal. L’accordo con D’Alfonso quindi partorì queste risorse importanti che sono state gestite da Tua, la società regionale destinata al trasporto.
I lavori sarebbero dovuti finire nel 2021, sono decorsi due anni, e non sono ancora conclusi. Il 12 maggio di quest’anno – ha evidenziato il primo cittadino – abbiamo diffidato la Regione Abruzzo chiedendo la fine dei lavori dell’opera e di risolvere il problema delle pensiline. Questa bandiera – ha detto il sindaco Menna – ha un significato specifico: da quando a governare la Regione c’è il centrodestra questo terminal bus è oggetto della “maledizione della luna nera”. Quando il centrodestra ha realizzato il progetto gli autobus non entravano nel deposito. Abbiamo recuperato questo sito utilizzandolo per la Protezione civile. Oggi rispetto alle risorse che arrivarono nel 2016 c’è un’altra maledizione, questo sito io credo sia stato occupato dai pirati della Regione Abruzzo”.
“Più volte – ha aggiunto l’assessora al Patrimonio Paola Cianci – abbiamo avuto segnalazioni da parte degli studenti, dei cittadini e dei turisti circa le inefficienze del Terminal bus, evidenziate anche all’ente attuatore TUA. L’assenza di videosorveglianza, di segnaletica verticale ed orizzontale, che dovrà indicare gli stalli di sosta dei mezzi e regolamentare la circolazione stradale all’interno dell’area, mette a serio rischio la sicurezza degli utenti così come l’assenza delle doppie sbarre motorizzate di controllo degli accessi. Vediamo ancora molto lontano l’obiettivo di avere una infrastruttura funzionale così come era stata concepita insieme alla Regione Abruzzo quando al governo c’era il centrosinistra. Anche le pensiline – ha concluso l’assessore Cianci – hanno subito uno stravolgimento nel tempo, oggi ne sono state realizzate solo sei a fronte del tunnel in cemento armato progettato inizialmente, che avrebbe garantito la copertura totale degli utenti. Avevamo immaginato e sognato un hub della mobilità sostenibile che avrebbe dovuto favorire lo scambio intermodale tra i mezzi di trasporto, invece rischiamo di avere una cattedrale nel deserto che già è stata abbandonata e che è stata più volte oggetto di atti vandalici”.
Ha preso la parola anche Patrizio Gobeo della CGIL che ha sottolineato il pieno sostegno alla protesta.