L’ottimo stato di salute del porto di Vasto non porta benefici solo nel bacino ma coinvolge il territorio e interagisce con il tessuto della città e del suo hinterland. Ecco perchè le aziende guardano al porto come volano di sviluppo capace di svolgere una funzione interculturale e creativa generatrice di crescita economica, di alta formazione, di ricerca e cultura.
Per la prima volta le aziende dell’indotto legate all’attività portuale dovranno ridurre al minimo la chiusura estiva ricorrendo al lavoro interinale per garantire le ferie al personale. A confermarlo è Giuseppe La Rana, direttore di AssoVasto, il sodalizio che raggruppa le aziende del territorio.
“Il Vastese sta vivendo un periodo di forte ripresa. Per le aziende è un periodo di grande produzione. Le ferie forzate di un anno fa dovute ai costi energetici e alla crisi sono fortunatamente solo un ricordo. I traffici portuali porteranno lavoro anche ad agosto e questo comporterà un diffuso ricorso al lavoro interinale per garantire le ferie agli assunti”.
Il numero delle navi in transito a Punta Penna è in continuo aumento. Particolare che ha prodotto grande vivacità nel settore della logistica. Ma il dato più significativo è quello delle merci sbarcate e imbarcate, cresciuto del 30% rispetto ad un anno fa.
Il sindaco di Vasto, Francesco Menna è soddisfatto di quello che accade a Punta Penna, ma anche la Regione lo è. Il senatore vastese Etelwardo Sigismondi segue con grande interesse la trasformazione del bacino e l’effetto domino provocato dai movimenti portuali.
“Come porto commerciale – spiega Giuseppe La Rana – Punta Penna è ormai in grado di attirare l’interesse di aziende che rappresentano l’eccellenza”.
Paola Calvano