Il Vasto d’Autore Festival, l’iniziativa promossa dall’assessorato alla Cultura ed organizzata dall’agenzia Angelozzi comunicazione continua a conquistare il pubblico, che ad ogni serata è sempre più numeroso.
Questa sera 9 luglio, sono in programma gli ultimi appuntamenti della kermesse che ha permesso a Vasto di essere in occasione dell’iniziativa – hanno evidenziato il sindaco Francesco Menna e l’assessore Nicola Della Gatta – un salotto culturale, nella meravigliosa cornice dei giardini di Palazzo d’Avalos, con grandi nomi della cultura, dello spettacolo e dell’inchiesta giornalistica. Ogni sera appuntamenti diversi, interessanti, coinvolgenti e attuali che hanno coinvolto non solo la cittadinanza ma anche numerosi vacanzieri. Un festival dedicato ad una platea di ogni età”.
Il PROGRAMMA di OGGI 9 LUGLIO
ORE 20.45
ELENA MEARINI
vive a Milano ed è autrice, poetessa e docente di scrittura creativa e poesia. Dirige la Piccola
Accademia di Poesia fondata nel 2020. Nella narrativa ha esordito nel 2010 con 360 gradi di
rabbia (Excelsior 1881), cui ha fatto seguito A testa in giù (Morellini Editore), Undicesimo comandamento (Perdisa pop editore), Bianca da morire (Cairo Editore, selezionato al Premio Campiello), e È stato breve il nostro lungo viaggio (Cairo Editore, selezionato al Premio Strega 2018
e finalista nella cinquina per il Premio Scerbanenco). Il romanzo I passi di mia madre è stato candidato al Premio Strega 2021 con la presentazione di Lia Levi. “Corpo a corpo” è stato candidato al Premio Strega 2023 con la presentazione di Ilaria Catastini. Ha curato l’antologia Tra
Uomini e Dei, storie di rinascita e riscatto attraverso lo sport (Morellini Editore).
CORPO A CORPO, Arkadia Editore
Un intreccio di vite complesse, che si contrastano come in un ring. Elena Mearini racconta con crudezza il bene e il male che risiede nei cuori di ognuno di noi. “Corpo a corpo” racconta le conseguenze di amori
distorti al punto da divenire armi distruttive. Al contempo, celebra il valore impagabile di legami nati da una comune passione sportiva, in questo caso la boxe, emblema di quell’incontro-scontro che è la vita. La storia di svolge nell’arco di diciotto ore ed è ambientata in una palestra della periferia milanese, luogo in apparenza illeso dal tempo, rifugio di vite disfatte e rimesse assieme a colpi di pugni sopra il ring. Qui si
rifugia Stefano, professore di liceo ed ex pugile promettente, dopo avere ucciso Marta, la compagna poco più che ventenne. Torna nel luogo che un tempo gli fece da casa e famiglia per raccontare la propria storia tragica a Mario, proprietario della palestra e suo ex allenatore. Durante la confessione, Stefano legge alcuni
estratti del diario di Marta, perché “serve conoscere la voce di lei per arrivare alla disfatta di lui”. Marta che ha cercato di salvare la sorella Ada dalla condanna della perfezione. Ada che poi si è uccisa e nessuno ha mai capito il perché. Marta che era troppo normale per essere vista, troppo brillante per non vedere l’insopportabile, troppo esigente per non impazzire. Ada e Marta, il bene e il male che non possono essere divisi, pena la nascita del terribile. Mario, attraverso le regole della boxe e la concretezza dei fatti, aiuterà Stefano a comprendere “la cosa giusta da fare”, se cosa giusta esiste.
RELATRICE ANNA MARIA RIVA Agenzia – Comunica Valore.
Svolge attività di ufficio stampa per autrici e autori, case editrici, premi letterari e festival
culturali, collabora anche con musei e associazioni. Ha lavorato con Dacia Maraini al festival Il Teatro sull’Acqua di Arona sul Lago Maggiore; ha collaborato alla candidatura di Lia Levi alla cinquina del premio Strega 2018, e al Premio Strega Giovani della stessa edizione.
Milanese, vive a Bologna da molti anni, diventata ormai la sua città d’adozione. Ama i cani, tutti, ma i boxer in particolare.
Ore 21.30
MICOL SARFATTI
Giornalista del «Corriere della Sera», fa parte della redazione del magazine «7», per cui si occupa di attualità e cultura. Con i suoi reportage e servizi dall’Italia e dal mondo ha lavorato anche a Rai 3,
Mediaset, «Huffington Post», «GQ». Insegna Giornalismo e Social Media all’Università degli Studi di Milano.
MARGHERITA SARFATTI, Perrone Editore
Non ha vertigini perché quella è la sua dimensione: la grande sensazione delle cose che stanno per accadere.
Margherita Sarfatti: giornalista, scrittrice, prima donna in Europa a scegliere la carriera della critica d’arte, fondatrice del gruppo artistico Novecento. Il suo percorso però non si esaurisce qui, se consideriamo che il suo salotto fu uno dei più esclusivi di Milano e fucina decisiva del socialismo di quegli anni. Ma anche, l’ebrea Sarfatti amante di Mussolini. Questa circostanza non può che nascere da un’avversativa, perché di lei è stata la condanna: all’oblio, prima di tutto. Si può parlare con onestà di chi ha accarezzato la nostra esistenza? Chissà poi se le vite, per essere narrate, è di onestà che hanno bisogno. “Scrivere è anche
benedire una vita che non è stata benedetta”, ci illumina Clarice Lispector. E sembra saperlo Micol Sarfatti, mentre interroga e racconta questa prozia condannata dalla Storia. Mentre tenta di restituirle grazia.
Margherita Sarfatti nacque nel 1880 ma si divertì a giocare con l’anagrafe. Cambiò spesso lo zero in tre: per ringiovanirsi un po’, ma soprattutto perché fu una donna del futuro. Per una vita, il futuro l’ha sedotta,
ispirata e consolata. Quale nemesi è toccata a lei, tanto futurista nella mente e nell’impegno, di rimanere intrappolata così a lungo nel passato.
RELATORE PEPPE MILLANTA
Diplomato in drammaturgia e sceneggiatura all’Accademia Nazionale Silvio d’Amico, dopo alcuni anni esordisce con il romanzo Vinpeel degli Orizzonti (Neo Edizioni, 2018) vincendo oltre dieci premi nazionali, tra cui il Premio John Fante Opera Prima, il Premio Città di Cuneo e il Premio Alda Merini, è stato candidato al Premio Strega Ragazze e Ragazzi e selezionato per il Campiello
Opera Prima.
Come sceneggiatore ha firmato per Rai1 la prima stagione della serie Blackout – Vite sospese.
Collabora con Rai Abruzzo per le rubriche Quota Mille e Macchemito, in onda su Buongiorno Regione. È il fondatore della scuola di scrittura Macondo ed è direttore artistico del festival SquiLibri di Francavilla al Mare. Ha pubblicato La rotta delle nuvole. Piccole bussole per sognatori testardi (Ediciclo, 2020).
Ore 22.15
MICHELE ZATTA
Entra in Rai e nel 1996 è coideatore della soap opera Un posto al sole. Dal 2008 è dirigente di RaiFiction e responsabile delle coproduzioni internazionali. È produttore delle serie televisive Non uccidere (2015), della prima stagione de La porta rossa (2017), Di padre in figlia (2017), Il
cacciatore (2018), Il nome della rosa (2019), Mare fuori (2020), Gli orologi del diavolo (2020), Fino all’ultimo battito (2021), Sopravvissuti (2022), Black Out (2022), Noi siamo leggenda (2023), Per
Elisa (Il caso Elisa Claps).
FORSE UN ALTRO, Arkadia Editore
Proposto da Maria Pia Ammirati al Premio Strega 2023
«Forse un altro è una sorprendente opera prima che trascende ogni definizione. Narra una storia intima e universale che si snoda agile fra le pieghe del nostro immaginario affrontando i temi e ledomande spesso scomode che da sempre segnano l’effimera natura della nostra esistenza terrena.
È un’allegoria sul senso della vita scritta in modo ironico e disincantato ma che cela un’anima profondamente malinconica. Come nei morality plays medievali la Morte si misura con il protagonista, anzi con la personificazione materna della sua vita. Al cospetto di uno scalcagnato Destino, la Morte e la Vita si contenderanno il protagonista Mike Raft in una rivisitazione
postmoderna della Danza Macabra. La Vita potrà contare sull’ausilio della Verità, della Giustizia e soprattutto dell’Amore ma l’esito non è per nulla scontato e la trama riserva sorprese continue fino all’ultima pagina. La sfida ci conduce al senso dell’esistenza che si cela dentro ognuno di noi.
Ogni riga costituisce un riferimento, un rimando al ricco mondo letterario, musicale e audiovisivo di Michele Zatta, sceneggiatore e manager televisivo. A voler enucleare il filo rosso della storia,
Forse un altro è un romanzo d’amore costruito e proiettato su diversi livelli di narrazione – un po’ come un testo di Woody Allen a cui l’autore dichiaratamente si ispira – ma nel contempo è qualcosa di più. Approfondisce, cesella ed elabora una concezione dello stare su questo mondo
che a tratti può apparire paradossale ma nello stesso istante apre inattese rivelazioni ed epifanie.
Un libro che attinge alla più moderna scrittura cinematografica e che anche per questo si presta afare breccia nei lettori più giovani. In estrema sintesi una coraggiosa – e riuscita – prova d’autore.»
CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI VINCENZO FERRERA
Vincenzo Ferrera è entrato nel cuore dei telespettatori con il ruolo di Beppe nella fiction “Mare Fuori”, educatore dell’IPM di Napoli. Nel 2022 è tra i protagonisti di Sopravvissuti la serie con Lino Guanciale.
Debutta con Il manoscritto del Principe di Roberto Andò. Successivamente per cinema e teatro lavora con Tony Servillo, Mario Martone, Carlo Cecchi e molti altri.
Nel cast di altre serie tv di successo: un Medico in Famiglia 2, Distretto di Polizia 6, Il capo dei capi, Agrodolce, Il tredicesimo apostolo, Un Posto al Sole, Il giovane Montalbano, Squadra Antimafia 7 e
Don Matteo 10. Nel cast di Momenti di trascurabile felicità di Pif.