Un biglietto d’ingresso, parcheggi a pagamento e una stretta sugli eventi che prevedono un massiccio afflusso di persone. Sono le misure al vaglio dell’assessorato all’ambiente per le riserve naturali di Punta Aderci e Marina di Vasto, le due aree protette presenti sul territorio che annotano, tra le varie criticità, anche un eccessivo “carico antropico”.
“Credo che dovremmo cominciare a ragionare su come regolare il flusso all’interno delle riserve, compresa quella di Vasto Marina”, attacca l’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano, “le ipotesi al vaglio sono un biglietto d’ingresso, i parcheggi a pagamento e la possibilità di limitare il traffico a Mottagrossa, dove oggi è possibile arrivare con l’auto fino alla spiaggia ciottolosa. Bisogna cominciare a ragionare, a piccoli passi, su soluzioni rispettose per l’ambiente e spiegare ai cittadini che la riserva è un bene da tutelare. I parcheggi a pagamento a Punta Penna , tra l’altro, erano già stati programmati nel 2017 quando prevedemmo 100 strisce blu lungo il vialone della zona industriale. Poi non se ne fece più nulla A Vasto marina si pagano i parcheggi, non vedo perché non si dovrebbero pagare anche nella riserva, prevedendo delle agevolazioni per i residenti”, chiosa l’assessore.
Più difficile appare il discorso relativo alla istituzione di un biglietto d’ingresso a Punta Aderci, una riserva da cui è possibile accedere in più punti.
“Capisco che non è facile far digerire ai vastesi di dover pagare un biglietto per andare al mare in riserva, ma credo che si potrebbero trovare delle soluzioni ragionevoli”, continua Barisano, “del resto in tutte le riserve si paga, non vedo perché da noi debba essere tutto gratis. Bisogna poi tener conto che Punta Aderci è attraversata dalla Via Verde e che il flusso di turisti aumenterà. Bisogna fare un salto di qualità: tanti anni fa siamo riusciti ad evitare che le macchine arrivassero fino al promontorio di Punta Aderci mettendo una sbarra, credo che dobbiamo fare la stessa cosa per Mottagrossa dove oggi le auto si spingono fino a pochi metri dalla battigia. La soluzione potrebbe essere la creazione di un parcheggio a monte o l’attivazione di una navetta come stiamo facendo per Punta Aderci. Credo che perfino i cittadini all’inizio contrari, poi capiranno e comprenderanno. Anche sugli eventi bisogna cambiare passo. Occorre muoversi senza perdere di vista la tutela ed in quest’ottica credo che si possano realizzare piccoli eventi che non prevedano un afflusso spropositato di persone che possano mettere a rischio la flora e la fauna, violando le leggi che tutelano le aree protette. Tutte le iniziative, inoltre, devono essere autorizzate, non solo dal Comitato di gestione, ma anche dalla Regione che stanzia un contributo annuale per la riserva di Punta Aderci”.
Anna Bontempo (Il Centro)