Il 39enne di San Salvo finito nel carcere di Foggia dopo l’operazione “Radar” con l’accusa di far parte della gang che dalla Puglia riforniva di droga la costa abruzzese di Vasto e San Salvo è comparso sabato mattina davanti al gip di Foggia, Maria Luisa Bencivenga. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, si è avvalso della facoltà di non rispondere e il difensore, l’avvocato Marisa Berarducci annuncia tuttavia l’intenzione di presentare ricorso al tribunale del Riesame.
L’accusato nega ogni responsabilità e la custodia cautelare in carcere appare eccessiva al suo legale. A mettere nei guai il trentanovenne insieme ad un 30enne di Vasto attualmente ai domiciliari, sono state le intercettazioni telefoniche.
L’indagine antidroga era iniziata nell’estate del 2021 con il sequestro di un chilo di cocaina eseguito dai carabinieri della Compagnia di San Giovanni Rotondo. L’attività investigativa ha portato all’ arresto in flagranza di reato di 5 persone (altri due sono finiti ai domiciliari) e al recupero di oltre un kg tra cocaina e hashish.
Stando all’accusa il trentanovenne sansalvese avrebbe avuto un ruolo determinante per la conquista della clientela. Non è d’accordo l’avvocato Berarducci che annuncia quindi ricorsi.
Paola Calvano