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Il mare di Fosso marino torna balneabile

E’ durato 24 ore il divieto di balneazione alla foce di Fosso Marino, il canale che sfocia in piena spiaggia, vicino al pontile. Venerdì sera il sindaco Francesco Menna ha firmato l’ordinanza che revoca il precedente provvedimento preso sulla scorta delle analisi effettuate dall’Arta che avevano evidenziato valori di “Escherichia coli” molto al di sopra dei limiti consentiti dalla legge.

I nuovi campionamenti, effettuati dai tecnici dell’agenzia regionale per l’ambiente,  hanno certificato il rientro nella norma dei parametri. Va via il divieto di balneazione, che non è certo un bel biglietto da visita per una località turistica che vanta la bandiera blu, ma restano i problemi che caratterizzato da decenni quel tratto di litorale.

Fosso Marino è “sorvegliato speciale” da tempo, ma finora tutti gli interventi messi in campo dal Comune – l’ultimo l’estate scorsa in occasione del concerto di Jovanotti – non sono stati risolutivi nonostante i tanti soldi pubblici utilizzati.  Una delle annose problematiche è il probabile sversamento di scarichi fognari abusivi, oggetto di attività di controllo da parte di guardia costiera,  polizia locale e Sasi .

“Prima di qualsiasi intervento vanno intercettati gli scarichi abusivi”, è l’opinione di Piergiorgio Molino, presidente del Consorzio Vivere Vasto Marina, “noi a suo tempo abbiamo richiesto una consulenza tecnica per risolvere il problema, ma vanno prima individuati gli scarichi non autorizzati”.

Non è la prima volta che il tratto di mare antistante Fosso Marino viene interdetto a bagni e tuffi. Era già successo lo scorso mese di aprile e la scorsa estate, a settembre, quando il divieto era scattato per la presenza di enterocchi, i cui valori risultarono superiori al limite stabilito dalla legge.

Altro problema, sollevato in più occasioni da alcune  associazioni cittadine,  è la rinaturalizzazione del canale,  in gran parte cementificato, così come previsto dal piano del demanio marittimo comunale e su cui è d’accordo anche l’assessore all’ambiente Gabriele Barisano.

Per l’ecologista Stefano Taglioli il divieto di balneazione in piena stagione balneare dimostra che gli interventi effettuati l’anno scorso, in occasione del Jova Beach party “hanno significato gettare via oltre 80mila euro di fondi pubblici per tornare oggi ad una situazione più critica di quella precedente la tombatura”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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