Visita al territorio, analisi dell’offerta e delle azioni realizzate, esperienze attive e basi per la cooperazione fra Gal, i gruppi di azione locale: la ‘study visit’ della Rete rurale nazionale in Abruzzo ha evidenziato le potenzialità del territorio, guidando in tre giorni alla scoperta della Costa dei Trabocchi e dell’entroterra, con l’illustrazione dei progetti realizzati per il cicloturismo.
Il Gal Costa dei Trabocchi ha accolto così i rappresentanti di 20 Gal italiani, dal 5 al 7 luglio, puntando il confronto sullo sviluppo di destinazioni cicloturistiche. Esperienze in bici, sulla costa e all’interno, e con il kayak, visita ai trabocchi di Punta San Nicola e Punta Tufano, dove la delegazione ha incontrato Rinaldo Verì, presidente dell’associazione dei Traboccanti.
La tre giorni si è aperta con un momento di confronto, nella Torre vinaria di Cantina Frentana a Rocca San Giovanni, sul tema del cicloturismo.
“Per migliorare l’esperienza cicloturistica bisogna far sì che si possa utilizzare una risorsa già esistente, come le strade secondarie a bassa percorrenza, delle interpoderali, come già fatto per la Rete ciclabile dei Trabocchi – commenta Patrick Kofler di Helios, società che sviluppa e comunica servizi di mobilità e turismo sostenibile – L’interesse per il cicloturismo è in crescita costante, bisogna organizzarsi per offrire un’esperienza ampia e differenziata, anche con il connubio bici più treno e comunicare tutto in maniera chiara”.
Una pedalata ha portato i partecipanti dalla costa verso l’interno: partenza da Vasto marina, passaggio a Punta Aderci, poi verso Casalbordino e Scerni, con pranzo e degustazione nell’Accademia della Ventricina. Presentate le attività di comunicazione legate al turismo attivo ed esperienziale e le azioni in campo, quali il ‘Trabocchi active’ in occasione di ‘Art, Bike & Run + Wine’ e il Costa dei Trabocchi Mob, che prevede servizi per la mobilità. E poi la Rete ciclabile dei Trabocchi che oggi conta 263 Km in 12 percorsi, attraverso strade interpoderali, comunali e provinciali che collegano la costa con l’entroterra collinare, con le stazioni ferroviarie come punto di riferimento.
Foto e fonte Ansa Abruzzo