Abbiamo appreso che è stato proposto di conferire al professor Guido Brunetti di una onorificenza come “Benemerito della salute pubblica” e al “Merito della sanità”. La proposta è all’esame del Ministero della Salute.
In precedenza, Brunetti aveva ricevuto, tra l’altro, importanti riconoscimenti da parte di Presidenti della Repubblica. Di grande suggestione e valenza morale e spirituale l’onorificenza concessa dal Papa Wojtyla, oggi San Giovanni Paolo II. Umanista-scienziato, professore universitario e scrittore, Guido Brunetti ha compiuto un lungo e straordinario “itinerarium mentis”, che lo ha portato prima alla laurea e alla specializzazione in psicologia, poi ad esercitare attività nel campo della cura delle malattie mentali, a lavorare nel Ministero di Grazia e Giustizia e presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, a tenere lezioni nelle Università di Roma, Lecce e Salerno e infine pubblicare numerosi libri e saggi nei diversi campi delle neuroscienze, della psichiatria e della psicoanalisi. Il suo nome figura nell’elenco dei più grandi autori di neuroscienza al mondo.
Il professor Brunetti vive a Roma, ma è di origini abruzzesi. Come allora non auspicare che anche la Regione Abruzzo, la Provincia, Vasto e il Vastese possano promuovere analoghe iniziative, le quali sono sempre espressione di grande valenza culturale e intellettuale. Richiesto di un giudizio, Brunetti ha dichiarato: “La cultura e la scienza sono tra i massimi valori della civiltà, poiché danno risposte ai temi fondamentali che si pongono davanti all’esistenza umana. Insieme con l’evoluzione biologica, hanno portato alla nascita dell’Homo sapiens. Oggi, purtroppo, l’uomo è una sorta di automa che mostra disinteresse se non ostilità per la cultura, che risponde agli stimoli e ai bisogni del ‘qui e ora’ e che va alla ricerca di un potere frutto dell’occasione e della furbizia e non di una visione in cui esprimere capacità e doti umane, morali e spirituali. E’ il dissesto di una civiltà come meccanismo di difesa neurobiologicamente organizzato. Aspettarsi riconoscimenti? Siano di insegnamento due massime della lingua latina: ‘Nemo propheta in patria’ e ‘Post gloriam invidiam sequi”. Ci spiace contraddire il nostro illustre interlocutore, ma siamo convinti che l’Abruzzo forte e gentile risponderà positivamente.
Anna Gabriele