Il segretario generale Aldo D’Ambrosio convoca i sindacati, in qualità di presidente della delegazione trattante di parte pubblica, ma la seduta va deserta. E’ andato in scena ieri mattina il braccio di ferro sul contratto decentrato contestato dalla polizia locale che nei giorni scorsi ha proclamato lo stato di agitazione. Pur continuando a garantire i turni di lavoro, compreso quello serale e notturno attivato sabato scorso, gli agenti del comando di piazza Rossetti censurano alcune decisione prese dalla parte pubblica e che definiscono “unilaterali”.
Nel frattempo il Prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa ha convocato, su richiesta del sindacato, le parti il 25 luglio (da remoto, cioè in video-conferenza) per tentare la “procedura di raffreddamento”. Alla base della vertenza ci sarebbe “il mancato accoglimento delle richieste avanzate in sede di contrattazione” e la riproposizione per la sottoscrizione di un testo difforme.
Il Csa Ral, sindacato autonomo guidato da Walter Falzani, che annovera tra le sue fila agenti ed ufficiali della polizia locale, ha inviato intanto una nota al sindaco Francesco Menna, al segretario generale D’Ambrosio e per conoscenza al Prefetto e alla Commissione di garanzia per il diritto allo sciopero nei servizi pubblici, con cui ricorda “che in base alla legge e alle norme contrattuali del comparto fino al completo esaurimento della procedura di raffreddamento dei conflitti, le parti non intraprendono iniziative unilaterali sulle materie oggetto della controversia”.
In pratica il Csa ha diffidato l’ente “a non assumere decisioni unilaterali, quali la sottoscrizione del contratto decentrato 2023/2025 , prima di aver espletato la procedura di raffreddamento”, passaggio propedeutico alla proclamazione dello sciopero nel caso in cui le parti non dovessero trovare un accordo.
Altre organizzazioni sindacali hanno scritto all’amministrazione rilevando difformità nel testo del contratto decentrato e chiedendo di spostare la data di sottoscrizione fissata per ieri alle 9.30 nella sala consiliare, ma andata deserta.
Lo stato di agitazione della polizia locale è stato indetto dal sindacato nei giorni scorsi, a ridosso dell’attivazione del turno serale e notturno (dalle 20 alle 2 di notte) per far fronte alle attività che vengono svolte durante il periodo estivo. Il provvedimento è stato firmato dal segretario generale D’Ambrosio che della polizia locale è dirigente ad interim.
Il contenzioso è da ricollegare alla trattativa per il rinnovo contrattuale e al mancato accoglimento delle richieste avanzate dalle Rsu in sede di contrattazione integrativa.
Anna Bontempo (Il Centro)