Escono dalla scadenza del 2026 del Pnrr la tratta ferroviaria Roma-Pescara, due lotti della Palermo-Catania e una parte degli investimenti per l’Ertms (European rail traffic management system). Le risorse saranno utilizzate su altri lotti delle tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania.
E’ quanto riferisce una nota del Mit diffusa alla fine della cabina di regia a Palazzo Chigi. Il Mit sottolinea che gli oltre 39 miliardi di risorse finanziarie da destinare alle infrastrutture e ai sistemi di trasporto saranno interamente spesi, come da programma. Salvini punta a ottenere altri 2 miliardi sui fondi Repower-EU.
“Non sono passati neanche due giorni dal grande evento propagandistico del Presidente Marsilio ad Avezzano, per parlare della velocizzazione della tratta Roma Pescara, che abbiamo appreso la notizia che la stessa tratta non sarà più finanziata dal PNRR. Il centrodestra cala la maschera e toglie all’Abruzzo circa 620 milioni di euro, che insieme al Presidente Conte avevamo fatto stanziare per la realizzazione dell’opera, per destinarli a vantaggio di altre regioni. Marsilio ha dimostrato ancora una volta di essere il luogotenente della Meloni in Abruzzo, piuttosto che un Presidente che ha come priorità quella di difendere gli interessi del territorio e di chi lo abita” ad affermarlo sono la Senatrice Gabriella Di Girolamo e il Consigliere regionale Giorgio Fedele.
“Oggi, infatti, si verifica quanto da tempo stiamo denunciando, ovvero che non c’è nessun tecnicismo dietro lo scippo dei fondi del PNRR per la velocizzazione, ma un’inaccettabile scelta politica attuata del Governo Meloni. Una scelta che il Presidente Marsilio vorrebbe far digerire di forza agli abruzzesi attraverso lo strumento della propaganda. Il Presidente di Regione – continuano Di Girolamo e Fedele – è venuto ad Avezzano con il Viceministro, il Commissario Macello e i vertici di RFI, e non ci ha dato né tempistiche né certezze sulle coperture. Tutto faceva pensare a un incontro più di facciata che di sostanza e infatti oggi viene fuori la notizia che quei fondi in Abruzzo non arriveranno!
È un enorme perdita per la nostra regione e soprattutto un grave danno per le aree interne, che rimangono sempre più isolate e abbandonate a se stesse. Prima avevamo dei fondi certi e un cronoprogramma certificato dai tecnici; oggi, a causa di Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia, rimane solo tanta propaganda e l’amarezza di vedere l’Abruzzo in mano a chi non ha a cuore il suo futuro. Una vergogna che non leveranno facilmente dal loro curriculum politico e che gli abruzzesi pagheranno in prima persona”.
“Ora sono curioso – aggiunge Giorgio Fedele – di sapere con quali parole il risponditore automatico del Presidente Marsilio, Massimo Verrecchia, proverà a difendere l’indifendibile anche davanti a scelte oggettivamente dannose per il territorio” conclude.