Dalla sedia a rotelle alla Bosphorus Cross Continental Race la traversata a nuoto di 6,5 chilometri nello stretto del Bosforo il tratto di mare di Istambul che segna il confine tra il continente europeo e quello asiatico e che ogni anno richiama migliaia di partecipanti da tutto il mondo.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
Quella di Filomena Piccirilli, 35 anni, di Pollutri professione formatrice Life e Love Coach, sembra una favola e invece è la storia di una giovane donna che ha fatto del dolore la sua forza e che ora lotta per comunicare la stessa forza a chi soffre.
” Il mio desiderio “, ha raccontato alla collega del Centro Filomena di salire sull’aereo che l’ha portata a Istanbul “è attraversare il dolore , proprio come farò con il Bosforo ,trasformandolo in benedizione “.
Nel 2018 una grave forma di artrite aveva costretto Filomena a stare su una sedia a rotelle . Anche le braccia si muovevano a fatica . I medici non le davano tante speranze di recupero .
” La mia fortuna “, ha aggiunto Filomena al Centro, “è stata incontrare professionisti che mi hanno aiutato a rinascere”. Filomena ha iniziato ad allenarsi. Nel 2022 ha attraversato lo stretto di Messina .
” Dovevo dimostrare a me stessa di non essere più disabile ma di essere abile. Mi dicevo ce la puoi fare e ce l’ho fatta. Il 17 novembre 2022 ho lasciato le cure per l’artrite. Quest’anno ho scelto di attraversare il Bosforo. Lo devo a me a tutti coloro che soffrono . E’ un appuntamento con me stessa, per dedicarmi all’attività di cui mi sono innamorata l’anno scorso: nuotare”.
Con Filomena ci saranno altri ventotto italiani che lei conoscerà ad Istanbul e persone che vengono da tutto il mondo per partecipare a questa manifestazione.
” Con me ci sarà anche una mia cara amica partita dalla Spagna. Non ringrazierò mai abbastanza il mio allenatore Walter Coccia”, racconta Filomena al Quotidiano Il Centro ” il suo aiuto è stato fondamentale, come quello della mia famiglia : mia sorella Lucia, i miei genitori, tante persone a me care e anche e soprattutto l’esempio dei miei corsisti. Il loro coraggio di cambiare le loro vite mi ha ispirata tantissimo in questi mesi. Io oggi ho vinto arrivando a Istanbul . Il mio desiderio è che tanti altri riescano a vincere come me . Noi nasciamo una prima volta senza volerlo . Io sono rinata una seconda volta per volontà . Le mie braccia e le mie gambe vivono una nuova vita. La dedico a chi soffre. Il dolore può essere una benedizione”.