L’avviso per il rifacimento dei gasdotti e opere connesse nell’area di Vasto, San Salvo e Cupello è stato pubblicato sul sito della Regione il 16 agosto e subito dopo sull’albo pretorio dei Comuni interessati. L’avviso è quindi di soli pochi giorni ma ha già suscitato diverse perplessità.
A focalizzare l’argomento, sulle pagine di ieri del Quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano. Un ampio servizio sull’argomento è stato realizzato in queste ore anche dal Tg3 Abruzzo.
In particolare, il gruppo consiliare ” Officina Cupello “, invoca più trasparenza e annuncia il coinvolgimento di tutti i cittadini.
“Non resteremo con le mani in mano”, fa sapere il portavoce Camillo D’Amico “ e adotteremo tutte le iniziative necessarie per evitare che si ripeta ciò che è accaduto in passato per evitare disagi e danni ai proprietari “.
I proprietari coinvolti sarebbero un migliaio , 285 le proprietà. Snam fa sapere che le linee da porre in opera saranno 11 di vario diametro spalmate su 18 chilometri di territorio. L’avvio dei lavori e previsto nella seconda metà del 2024 e l’inaugurazione dell’opera nel 2026 . Martedì è stato annunciato l’ avvio del procedimento per il rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione ed esercizio delle 11 linee ed opere connesse facenti parte della rete San Salvo, con accertamento della conformità urbanistica, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità. Esclusa la valutazione di impatto ambientale Snam ha fatto sapere che avvierà le procedure per l’acquisizione bonaria delle aree necessarie alla realizzazione dei lavori .
“Questo è un progetto di pubblica utilità”, chiarisce il sindaco di Cupello, Graziana Di Florio.” I lavori sono stati decisi dalla Regione , non certo dal Comune. L’avviso della Regione è stato protocollato due giorni fa. Tutte le persone coinvolte ( il loro elenco è sull’albo pretorio ) e che saranno avvisate , avranno trenta giorni di tempo per opporsi . Noi , come è sempre stato fatto , seguiremo le procedure previste dalle norme . Alcuni espropri saranno temporanei e necessari solo all’esecuzione dei lavori. Le reti sono vecchie di 40 anni. Vanno ammodernate e razionalizzate rendendole più sicure e permettendo il trasporto del gas con l’idrogeno.”