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Marina di Vasto, danni alla vegetazione retrodunale

Ha provocato danni alla vegetazione retrodunale l’incendio scoppiato nei giorni scorsi nella riserva naturale Marina di Vasto. Il rogo ha interessato una porzione di area protetta, ma per fortuna è stato contenuto grazie al provvidenziale intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile che sono riusciti a spegnere il rogo evitandone la propagazione ad un’area contigua alla pista ciclopedonale, alle case e alle strutture ricettive presenti. Per verificare l’entità dei danni nei giorni scorsi è stato effettuato un sopralluogo da Alessia Felizzi della  Cogecstre, la cooperativa di Penne che dal 1° giugno gestisce la riserva Marina di Vasto e quella di Punta Aderci in collaborazione con Legambiente con cui ha stipulato un accordo quadro.

“Il danno c’è, ma è stato contenuto”, spiega Felizzi, “l’incendio ha interessato circa un ettaro di vegetazione retrodunale, nel tratto vicino all’Hotel Sabrina. Si tratta di piante annuali che si rigenereranno. Per garantire il controllo abbiamo attivato un servizio con la protezione civile, i cui volontari sorvegliano la riserva percorrendo in bici la pista ciclopedonale”.

Non è la prima volta che la riserva Marina di Vasto viene interessata da un incendio. E’ già successo nel 2020. In quella occasione il rogo distrusse un’ampia fetta di vegetazione retrodunale , arrivando fino alle rarissime dune che caratterizzano la parte  meridionale del litorale vastese. Per fortuna le fiamme non aggredirono la pinetina distante pochi metri dal luogo dell’incendio.

Se fosse accaduto non solo sarebbe stato distrutto un prezioso patrimonio arboreo, ma data la mancata manutenzione e pulizia del sottobosco, ci sarebbe stato un incendio dalle  dimensioni terrificanti che avrebbe messo in pericolo le abitazioni a ridosso della pista ciclabile.

La riserva naturale Marina di Vasto, istituita nel 2007 con legge regionale, coincide con un sito di interesse comunitario (Sic) al cui interno è stata realizzata una pista ciclabile molto frequentata che si ricollega a quella del comune di San Salvo. Nel 2017 l’amministrazione comunale di Vasto affidò la gestione dell’area protetta a Wwf, Legambiente e Istituto Abruzzese Aree Protette, a titolo gratuito.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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