Dopo l’uscita sulla stampa locale da parte del Senatore on. Etel Sigismondi, abbiamo appurato di avere anche in Abruzzo un “Brambillo” come in Lombardia, solamente che la ormai famosa animalista a senso unico, socia di una grossa pescheria a Milano, continua a fare campagna contro l’uccisione degli agnelli per interessi commerciali, ma quello che non abbiamo capito quali sono gli interessi del nostro “Brambillo” abruzzese.
Il nostro senatore elogia il Parco nonostante le undici aggressioni da parte di un animale non identificato per il mancato prelievo del DNA e grazie proprio alla inefficienza del Parco Maiella che ha speso migliaia di euro tra forze di polizia e attrezzi per la cattura e quando poteva catturarlo è stato fatto rilasciare dal veterinario del Parco, il lupo è ancora in giro libero di attaccare i bambini.
Il nostro rappresentante del governo sul territorio abruzzese, originario proprio nel comune di Vasto, gira le spalle al suo elettorato e soprattutto al mondo venatorio e agricolo che lo hanno sostenuto nella sua elezione al Senato. Ci aspettavamo un’interrogazione al fine di sapere quanti lupi ci si sono in Abruzzo e in Italia, magari a non considerarlo più una specie protetta, ma soprattutto un impegno concreto alla identificazione e alla successiva cattura del soggetto pericoloso per i suoi votanti e per i turisti che soggiornano nel litorale abruzzese.
Nelle prossime regionali se Fratelli d’Italia non candida personaggi rappresentativi che vivono il territorio, sicuramente non saranno appoggiati dal mondo agricolo, venatorio e soprattutto quello zootecnico che da decenni nutre i lupi dei nostri parchi con i vitelli e gli agnelli tutelati dai brambilli della situazione. Non è da scartare l’idea di formare un movimento agricolo che racchiude tutte le categorie con il nome di “Palle Piene”
Il Cospa
Abruzzo
Dino Rossi