Cadono calcinacci dall’edificio che un tempo ospitava la biglietteria dell’ex stazione ferroviaria di piazza Fiume che costeggia uno dei tratti più suggestivi della Via Verde. A segnalarlo sono i residenti di Vasto Marina, stanchi di vedere il vecchio scalo nel completo abbandono. In attesa che l’edificio, dal quale si staccano perfino le persiane, venga acquisito dalla Provincia per essere riconvertito in una struttura compatibile con la pista ciclopedonale, incuria e degrado regnano sovrani.
“Forse è arrivato il momento di mettere in sicurezza l’edificio”, riflette a voce alta Michele Provicoli, “ e denunciare i responsabili di questo indecente degrado”. Nei mesi scorsi gli stessi residenti avevano segnalato al Centro una insidiosa voragine accanto al fabbricato che un tempo ospitava la biglietteria.
“Qualche bambino potrebbe eludere la sorveglianza dei genitori e finire dentro questa grossa buca”, era stato l’avvertimento di alcuni abitanti di Vasto Marina, che auspicavano la messa in sicurezza per evitare spiacevoli incidenti, ma anche per impedire che venisse utilizzata come discarica. Dopo alcuni giorni quella voragine è stata transennata.
Non è l’unica segnalazione. A detta dei residenti la zona, nelle ore serali e notturne, diventa luogo di bivacco e di ritrovo, i cui resti sono ben visibili la mattina successiva. Altra criticità è rappresentata dalla presenza di alcuni gradini di cemento, vere barriere architettoniche per disabili in carrozzina, per mamme con passeggini, ma anche per i ciclisti che percorrono la Via Verde. Andrebbero sostituiti con uno scivolo.
Insomma, in attesa che si concretizzino i progetti ambiziosi della Provincia – che vuole dare una destinazione turistico-ricettiva all’ex stazione di piazza Fiume – in quella zona regna il degrado. Per non parlare della dilagante inciviltà di chi si disfa di qualsiasi genere di rifiuti, senza alcun rispetto per l’ambiente ed il decoro urbano. I bordi della pista ciclabile sono pieni di bottigliette di plastica, bicchieri, cannucce e lattine.
La Provincia di Chieti, che ha a disposizione un finanziamento regionale di due milioni di euro, vuole acquistare in blocco i quattro scali ferroviari dismessi chiusi dal 2005 , dopo che l’ottocentesca linea adriatica è stata smantellata per far posto alla Via Verde ancora da completare. Sono attualmente in corso le trattative con le Ferrovie dello Stato, proprietarie delle vecchie stazioni di Vasto, Torino di Sangro, Fossacesia e San Vito Chietino. Sul loro utilizzo futuro non ci sono ancora progetti sulla carta, ma l’idea prevalente è quella di una destinazione compatibile con la pista ciclopedonale. Nell’attesa rimane il degrado in buona parte causato da comportamenti incivili.
Anna Bontempo (Il Centro)