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Carcere di Vasto, il 12 ottobre il SARAP scende in piazza

“Il sindacato Sarap impegnato con la propria attività all’interno della Casa Lavoro di Vasto, alla luce degli avvenimenti che si protraggono da molti anni e che ci vengono descritti alle reali difficoltà ed all’effettivo stato di abbandono in cui vertono tutti gli operatori penitenziari in servizio presso la Casa Lavoro di Vasto, in particolare quelli appartenenti alla Polizia Penitenziaria, dovuta ad una gestione assolutamente “assente” con il risultato di sobbarcare gli uomini al servizio dello Stato Italiano di un aggravio di prestazione lavorative inconcepibile e non più sopportabile (72 ore di straordinario settimanale).

Se poi a questo ci si aggiunge una gestione del personale arbitraria e non rispettosa delle norme pattizie arrivando a portare il poliziotto ad una condizione di stress come se ne può descrivere una tra tante, disporre il dipendente di effettuare fino a cinque (5) posti di servizio contemporaneamente con tutti i rischi annessi e connessi o quella di affidare mansioni inferiori a quelle previste per il grado rivestito degradandone la professionalità, arrivando a svilire la persona per le azioni che vengono imposte al personale, problema già sollevato precedentemente con nota Sarap.

La tendenza attuale sembra orientata verso la “lucidatura di una calzatura bucata” pubblicizzando un mondo che non esiste, senza tenere conto che, nel frattempo sono in gioco i destini di uomini e donne dello Stato Italiano che al vero volto di quel mondo dedicano la propria vita e della società stessa.

Mentre a livello centrale si vuole apparire con pseudo “MANUALE OPERATIVO“ e Circolari che tentano di arginare il grande crescere delle aggressioni verso il personale di Polizia Penitenziaria cose del tutto inapplicabile visto da chi quotidianamente lavora in prima linea: la misura è ormai colma!!!

Le contingenze derivanti da valutazioni personali e discutibili possono essere alla base di questo disastro burocratico-gestionale che non sembra avere fine, le priorità Sindacali che non hanno altro scopo che quello di tutelare coloro dai quali riceviamo la fiducia e nel contempo tutti i lavoratori, proteggendoli proprio nei confronti di sperequazioni e diversità sempre in agguato specie in momenti storici come quello attuale.

Per queste ragioni, oltre a chiedere di valutare l’avvicendamento dell’attuale Dirigenza ormai non più in grado di attrarre consensi e collaborazione del personale, vista la leggerezza con la quale affronta le problematiche legate al personale di Polizia Penitenziaria, riteniamo di estrema urgenza per arrivare ad avere un comportamento pro-attivo del personale e contribuire a migliorare la qualità della vita sul lavoro, una incombente revisione e sostituzione di quel personale che ormai da decenni insieme alla Dirigenza ricopre quel ruolo che lo porta a gestire anche indirettamente la vita familiare del dipendente stilando il c.d. Mod. 14/A.

Per tali motivi che il Sarap con la sua confederazione d’appartenenza il 12 Ottobre scenderà in piazza dinanzi al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria a Roma per gridare a voce alta di ridare dignità ad un Corpo di Polizia dello Stato.”

Domenico Venditti

Segretario Locale Sarap

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