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Cattivi odori, la centralina è già in funzione

Entra nel vivo il progetto “Nose” dell’Arta, che consente al cittadino,  tramite una App scaricabile dal sito dell’Agenzia regionale per l’ambiente, di segnalare la presenza di sostanze odorigene provenienti dalla zona industriale di Punta Penna.

“In settimana indiremo una conferenza stampa per fornire tutte le informazioni necessarie”, annuncia Massimo Giusti, direttore tecnico-scientifico di Arta Abruzzo, che in via sperimentale ha installato, lo scorso mese di agosto, una centralina in prossimità della sede della guardia costiera.

Una circostanza resa nota dal Centro che ha interpellato l’Arta dopo aver ricevuto a sua volta alcune segnalazioni circa la presenza dell’odore acre e pungente avvertito da alcuni automobilisti lungo la circonvallazione Istoniense e dai ciclisti in via Osca, la strada di collegamento alla zona industriale di Punta Penna.

“Da parte dell’amministrazione comunale c’è la massima collaborazione”, commenta l’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano,è necessario fornire ai cittadini tutte le informazioni sulle modalità di segnalazione”.

Dopo aver concesso una piccola tregua durante il periodo estivo, gli odori molesti sono ricomparsi nei giorni scorsi. Per le associazioni che alcuni mesi fa si erano mobilitate organizzando, insieme ad un Comitato spontaneo di cittadini, un sit in a piazza Barbacani e un’assemblea pubblica a Punta Penna, sotto le palazzine Ater, bisogna riprendere il discorso da dove è stato lasciato.

“Accogliamo con favore la notizia della presenza della centralina installata dall’Arta, circostanza di cui siamo venuti a conoscenza grazie al Centro”, attacca Lino Salvatorelli, presidente dell’Arci, “però ora bisogna dare seguito agli impegni presi nei mesi scorsi durante gli incontri avuti in Municipio. Mi riferisco in particolare al consiglio comunale straordinario, annunciato dall’amministrazione comunale e non ancora convocato. Bisogna ripartire da lì”, conclude Salvatorelli.

La ricomparsa delle emissioni odorigene  ha dunque riacceso i riflettori su un problema che dal 2005 si manifesta in maniera ciclica – ed in presenza di particolari condizioni atmosferiche – procurando fastidi e disagi a causa dell’odore acre e pungente. La speranza è che si riesca ad intercettare la sostanza inquinante e irritante che causa il fenomeno.

Anna Bontempo (Il Centro)

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