Le ultime vicende della Vastese Calcio confermano quando da tempo scriviamo sul nostro giornale. Il calcio, a Vasto, ha bisogno di una rifondazione totale perché lo stato di crisi in cui versa quella che dovrebbe essere la prima squadra della città è sotto gli occhi di tutti. Purtroppo non ci sono alternative.
Con quali mezzi e quali uomini non lo sappiamo. Forse, una strada da intraprendere potrebbe essere quella di fermarsi per qualche anno. Sì, proprio così, fermarsi completamente, rinunciando anche al campionato di Eccellenza e puntando solo ed esclusivamente sul settore giovanile.
Come? Investendoci le poche risorse che ci sono. Magari tra qualche tempo si cominceranno a vedere i primi risultati.
Negli ultimi anni, come ha sottolineato ieri il Presidente del settore giovanile Luigi Salvatorelli, dimissionario da qualche ora, qualcosa è stato fatto. Probabilmente più di qualcosa è stato fatto. Sicuramente si potrà fare ancora di più investendoci anche quelle risorse che, come dimostra questa stagione, vengono bruciate per disputare un campionato di Eccellenza che non ha ragione di esistere per una piazza importante e di grandi tradizioni come è quella di Vasto.
Certo, non è un progetto a breve termine ma, al momento, non sembrano esserci alternative: meglio puntare a far divertire e crescere i nostri ragazzi, facendo diventare lo stadio Aragona la prima scuola di calcio d’Abruzzo che assistere allo scempio a cui ha dato vita domenica scorsa quella che dovrebbe essere la prima squadra della città. Riusciremo a capirlo?