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Rifiuti fuori dal Vastese, il Civeta ci riprova

“Abbiamo attivato una interlocuzione con la Regione: stiamo lavorando per riproporre la richiesta di poter accogliere rifiuti extra-consortili nei nostri impianti”. Giuseppe Silvestri, presidente del Civeta, spiega come il consiglio d’amministrazione si sta muovendo dopo la decisione da parte del Comitato regionale per la valutazione d’impatto ambientale (Ccr-Via), di non concedere la possibilità di poter accogliere rifiuti da altre parti d’Abruzzo. Secondo il Comitato tecnico la richiesta formulata dalla Cupello Ambiente comporta la trasformazione dell’invaso  in una discarica non più ad esclusivo servizio del polo impiantistico”.

La richiesta di autorizzazione al conferimento di rifiuti extra-consortili era stata presentata a giugno – cioè un mese prima dell’insediamento del Cda –  congiuntamente dai rappresentanti della Cupello Ambiente, società che gestisce la vasca di servizio finita nel 2019 nel mirino della Procura per i rifiuti provenienti da Puglia, Campania e Lazio e dall’ingegner Luigi Sammartino, direttore del Civeta.

Nella relazione di 103 pagine inviata in Regione si metteva in evidenza non solo la “funzione strategica del polo tecnologico e della discarica”, ma anche  la criticità legata al flusso di rifiuti conferiti che, oltre ad essere ritenuto “molto esiguo”, non copre il fabbisogno previsto nel contratto di concessione vigente.

Significa che si profila all’orizzonte un aumento delle tariffe per i comuni soci?

“Stiamo lavorando per evitarlo e, in ogni caso, non si tratterebbe di rincari immediati”, spiega Silvestri, “il Cda è intenzionato a riproporre la richiesta alla Regione, con la quale abbiamo attivato una proficua interlocuzione. Non è un progetto fallito. Dobbiamo solo trovare il modo per superare gli ostacoli, articolando meglio la nostra richiesta. C’è un consiglio di amministrazione formato da cinque persone, con diverse professionalità,  che stanno lavorando a spron battuto. Ci vediamo una volta a settimana: il nostro obiettivo è il rilancio del Civeta”, prosegue il presidente, “che ha molte potenzialità, occorre solo togliere la ruggine che è stata accumulata nel corso degli anni”.

Silvestri ricorda i progetti in campo.

“La società vuole darsi un taglio green”, rimarca il presidente del Cda, “stiamo cercando di farci finanziare un progetto per il riuso delle acque. E poi ci sono i progetti già finanziati con il Pnrr”.

Il consiglio di amministrazione si è insediato lo scorso mese di luglio, dopo otto anni di commissariamento. Oltre a Silvestri ne fanno parte Paola Valentini (Vasto), Angiolino Chiacchia (San Salvo), Chiara Di Paolo (Casalbordino) e Domenico Giuliani (Scerni). Il presidente dell’assemblea è Filippo Marinucci, sindaco di Casalbordino, mentre vice presidente è Catia Di Fabio, sindaca di Monteodorisio.

Anna Bontempo (Il Centro)

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