C’è un indagato per il concorso dei messi notificatori. Si tratta di un dirigente comunale che avrebbe avuto un ruolo di primo piano nell’espletamento della selezione pubblica che ha portato, nel giro di pochi mesi, all’assunzione di undici persone risultate ai primi posti della graduatoria. L’ipotesi di reato è abuso in atti d’ufficio. Dopo il blitz della Guardia di Finanza in Comune si delineano meglio i contorni di una inchiesta partita in seguito all’esposto del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia “sui legami “diretti ed indiretti con il sistema amministrativo comunale e politico” delle persone assunte”.
Non è l’unico fronte di indagini avviato dalla Procura di Vasto. C’è anche un altro filone di inchiesta che riguarda i “premi di risultato”, cioè le indennità liquidate ai dirigenti comunali in base agli obiettivi raggiunti, stabiliti a monte dall’esecutivo guidato dal sindaco Francesco Menna. Anche in questo caso risulterebbe indagato il dirigente comunale che ha firmato le determine e che ha in parte incassato le indennità. Questo nuovo fronte di indagini è emerso dopo la visita in Comune dei finanzieri in borghese che giovedì mattina hanno acquisito una serie di documenti nella segreteria comunale e nell’ufficio del personale.
Fra le carte che gli investigatori si sono fatte consegnare ci sarebbero anche le buste paga di alcune figure apicali. L’ipotesi di reato, in questo caso, sarebbe quello di peculato. Dopo aver acquisito la documentazione negli uffici comunali, i finanzieri in borghese hanno convocato nella Caserma di via Santa Lucia alcuni dipendenti che sono stati sentiti su fatti e circostanze al centro delle indagini avviate dalla Procura. L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Vincenzo Chirico, mira quindi a fare luce non solo sulla contestata procedura concorsuale assurta agli onori della cronaca per la graduatoria “criptata” e per il volantino anonimo girato nei mesi scorsi in Comune, ma anche sulle indennità liquidate ai dirigenti.
Prima dell’esposto presentato dai tre consiglieri di Fratelli d’Italia, Guido Giangiacomo, Vincenzo Suriani e Francesco Prospero, era stato il sindaco Menna a chiedere alla Procura di individuare l’autore della locandina affissa sulle porte degli uffici comunali con cui venivano svelati con largo anticipo i nomi dei vincitori. Non si conosce l’esito di quelle indagini. Nel frattempo il Comune ha provveduto all’assunzione di undici messi notificatori scorrendo la graduatoria fino alla dodicesima posizione, grazie alla momentanea indisponibilità di una candidata che ha stretti rapporti di parentela con un dirigente comunale.
Anna Bontempo (Il Centro)