Piccolo ristoro per i lavoratori della Esplodenti Sabino di Casalbordino. L’azienda ha versato ai lavoratori gli emolumenti per il lavoro svolto fino al 13 settembre, giorno dell’esplosione costata la vita a tre lavoratori, Giulio Romano, Gianluca De Santis e Fernando Di Nella. E ‘ un aiuto economico importante in attesa che venga concessa la cassa integrazione.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
“Un passo avanti è stato fatto”, ha spiegato il sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci – la situazione resta comunque critica e il futuro incerto “.
Mentre i sindacati incalzano le istituzioni per accelerare le decisioni da prendere sul futuro della Sabino Esplodenti, i giudici del tribunale di Vasto si stanno occupando della esplosione del dicembre 2020.
Francesco De Marzo, il perito nominato dal gip Anna Rosa Capuozzo, dal 12 ottobre è al lavoro per stabilire quali furono le cause della violenta deflagrazione che costò la vita a Carlo Spinelli, Paolo Pepe e Nicola Colameo.
La nomina del perito si è resa necessaria a causa delle conclusioni contrastanti delle perizie eseguite dalla Procura e dagli indagati. Nove le persone indagate accusate a vario titolo di omicidio colposo plurimo aggravato, perchè commesso con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e disastro colposo. Le conclusioni peritali di De Marzo saranno rese note nel corso della prossima udienza in programma a gennaio 2024.