Antonio Sgrò, il 65enne calabrese che lo scorso 15 gennaio avrebbe posizionato sotto l’auto di una donna parcheggiata in via dei Conti Ricci una bomba incendiaria , resta in carcere. I giudici del Tribunale, hanno rigettato la richiesta di arresti domiciliari presentata dal difensore, l’ avvocato Raffaele Giacomucci.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
” Il mio assistito è costretto sulla sedia a rotelle ed è cardiopatico “, ha spiegato il legale . ” Non può fare del male a nessuno . Ho presentato un certificato medico che attesta le sua condizioni che mal si conciliano con la carcerazione”.
Non la pensano così i giudici. Sgrò resta a Torre Sinello in attesa di comparire in aula il 6 dicembre per l’avvio del processo celebrato con rito immediato . Quel giorno saranno ascoltati 18 testimoni della Procura. Programmate al 16 gennaio e al 6 febbraio le altre udienze, poi arriverà la sentenza.
A giudicare Sgrò saranno il Presidente Stefania Izzi e giudici a latere Fabrizio Pasquale e Maria Elena Faleschini. Pm Silvia Di Nunzio. La proprietaria della vettura si è costituita parte civile ed è difesa dall’avvocato Rosario Di Giacomo.
Le accuse contestate vanno dal danneggiamento per il tentato attentato del 15 gennaio, al tentato incendio, detenzione e porto abusivo di un ordigno esplosivo di tipo incendiario, atti persecutori e poi minacce, intimidazioni e pesanti insulti anche nei confronti di un amico della donna presa di mira.