La polizia prosegue senza soste le indagini sulla rapina di sette giorni fa alla gioielleria Sarni Oro di Vasto. Grazie alla videosorveglianza la polizia sta cercando di scoprire il percorso fatto dalla macchina dei rapinatori e la direzione presa. Intanto dopo l’accaduto sono stati rinforzati i controlli delle forze dell’ordine non solo nel centro abitato ma agli ingressi della città e del territorio. Controlli che aumenteranno ancora nei giorni precedenti Natale .
La conta della refurtiva è ancora in corso ma è probabile che non sia inferiore al bottino fruttato l’11 aprile 2016 , circa mezzo milione di euro. Anche allora la gang aveva agito all’ora di chiusura. Non è l’unica similitudine fra le due rapine. Anche nel 2016 la banda era formata da quattro uomini mascherati, di cui uno impugnava una pistola semiautomatica. Avevano fatto irruzione all’interno dell’oreficeria per poi fuggire a bordo di un’auto guidata da un quinto complice che li attendeva col motore acceso. Nel 2016 le forze dell’ordine identificarono i presunti rapinatori : pregiudicati pugliesi che avevano una base a Vasto. Anche questa volta la banda aveva una rifugio in città? E’ quello che gli uomini del commissariato diretti dal vice questore Lucia D’Agostino stanno cercando di scoprire .
Paola Calvano