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Civeta, via al rilancio: il pattume extra consortile fa bloccare le tariffe

In questi mesi abbiamo affrontato le emergenze, ora ci occuperemo di programmazione”. Giuseppe Silvestri, presidente del Cda del Civeta, illustra le azioni messe in campo dalla nuova società nata dalle ceneri del Consorzio intercomunale di Cupello e finita di recente nel mirino della Corte dei Conti.

Con una delibera del 27 novembre 2023 la sezione regionale di controllo per l’Abruzzo ha evidenziato una serie di criticità invitando i sindaci “ alla valutazione nell’esercizio della propria discrezionalità di ogni legittima attività per la realizzazione del controllo analogo, alla specifica e analitica valutazione della economicità e dell’efficienza di una gestione tramite un consiglio di amministrazione, in luogo di un amministratore unico e a garantire la tempestiva realizzazione dei progetti Pnrr”.

Presenti alla conferenza stampa, che si è tenuta nella sala del Gonfalone del comune di Vasto, gli altri membri del Cda, i sindaci di Cupello e Scerni, Graziana Di Florio e Daniele Carlucci, gli assessori di Vasto e Pollutri, Gabriele Barisano e Antonio Di Martino, il consigliere regionale Manuele Marcovecchio, il commissario della Comunità Montana, Nicoletta Bracalante e il direttore tecnico del Civeta, ingegner Luigi Sammartino.

Quella di sabato è stata la prima uscita pubblica del Cda che si è insediato lo scorso mese di luglio.

TARIFFE INVARIATE“Abbiamo cominciato subito a lavorare e ad affrontare le emergenze”, spiega Silvestri, “grazie all’appoggio della politica regionale, ed in particolare del consigliere Marcovecchio, abbiamo trovato le soluzioni per i conferimenti: oggi il Civeta può accogliere rifiuti extra-consortili intraregionali e questa circostanza ha scongiurato il paventato aumento delle tariffe”.
Sul provvedimento della Corte dei Conti il presidente del consiglio di amministrazione ha spiegato “che i giudici contabili non hanno bocciato il Cda a cinque, ma invitato i sindaci a valutarne ogni anno l’economicità”. Gli altri punti oggetto di rilievo da parte dei giudici contabili sono il controllo analogo e lo stato di avanzamento dei progetti Pnrr, su cui si è soffermato il direttore tecnico del Polo impiantistico, ingegner Luigi Sammartino spiegando nei dettagli lo stato dell’arte.

GLI SCENARI FUTURI – Benchè un punto fermo sia “la strategicità” del Civeta, incerta è la sua collocazione futura all’interno dell’Agir. Il percorso è tutto da costruire.
“C’è stato un primo confronto nel corso di una riunione convocata dal presidente della Provincia, Francesco Menna”, dice Marcovecchio, “bisogna definire se ci sarà un solo ambito regionale o più sub ambiti, ma questa riorganizzazione verrà decisa con il territorio. Il Civeta con la trasformazione in società di capitali è tornato ad essere strategico, ha rivisto la propria governance dopo otto anni di commissariamento e ha rimesso ordine nei conti. Il Civeta ora è forte e ha una situazione economica-finanziaria sostenibile”.
All’orizzonte si affaccia anche la fusione con Ecolan di cui si parla dal 2016. All’epoca venne anche costituito un gruppo di lavoro che aveva analizzato gli aspetti della procedura di fusione ma l’idea rimase sulla carta.
Sono scelte che vanno ragionate e ponderate”, chiosa Graziana Di Florio.

Anna Bontempo (Il Centro)

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