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Incarichi di elevata qualificazione. C’è chi protesta per l’aumento da 12 a 14

In Comune gli incarichi di “elevata qualificazione” (ex posizioni organizzative) aumentano da 12 a 14, scatenando il malcontento dei dipendenti che si vedono sottrarre risorse da utilizzare per tutto il personale. Non è passato inosservato il comunicato affisso sulla bacheca sindacale del coordinamento provinciale del Csa Ral, unica sigla che non ha firmato l’accordo sulla contrattazione decentrata per l’anno 2024, sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil. Gli incarichi assegnati sono 14, due in più, nonostante l’ente sia in riequilibrio finanziario, quindi soggetto a una particolare procedura che ha lo scopo di risanare le finanze e di prevenire un eventuale dissesto.

I dipendenti interessati al provvedimento sono: Simona Di Mascio; Antonella Marra; Irene Papiccio; Angela Marchesani; Michele Saraceni; Oriana Spenza; Maria Saracino Archina; Gisella La Palombara; Luca Giammichele; Americo Ricciardi; Francesca Gizzarelli; Giuseppe Del Moro; Nicolino Zaccaria e Teresa Conti. Per la maggior parte di loro si tratta di riconferme. Non è stato invece ancora nominato il nuovo dirigente che il sindaco Francesco Menna aveva annunciato come imminente in occasione del rimpasto di giunta. 

Nella riunione sindacale del 27 giugno l’amministrazione comunale, con la condivisione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil ha deciso di decurtare il Fondo per il lavoro straordinario di 20.000 euro per finanziare due nuovi Incarichi di elevata qualificazione e per “aggiornare” gli importi di quelli già esistenti”, sostiene nella nota il Coordinamento provinciale del Csa, “al Comune di Vasto, ente in riequilibrio finanziario, si sono dunque aumentati gli Incarichi da 12 a 14,  a scapito del Fondo lavoro straordinario le cui economie potevano essere utilizzate per finanziare la performance o altri istituti del salario accessorio (di tutti gli altri dipendenti). Inoltre, per il terzo anno consecutivo, per carenza di risorse finanziarie, verrà tolta  la possibilità ai dipendenti di progredire economicamente. Il Csa è stato l’unico sindacato a non firmare l’accordo perché non ritiene opportuno finanziare gli Incarichi di elevata qualificazione con la decurtazione del Fondo lavoro straordinario e avrebbe preferito che tale riduzione fosse stata impiegata anche per un numero significativo di progressioni economiche a cui avrebbero partecipato un gran numero di dipendenti”.   

Anna Bontempo (Il Centro)

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