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Rifiuti, respinta la mozione di FdI sul Civeta

Contenere i costi per le continue trasformazioni societarie del Civeta, individuare eventuali responsabilità contabili ed erariali per le spese non necessarie sostenute nel corso degli ultimi due anni per perizie, avvocati, e spese notarili,  esprimere parere nettamente contrario alla nomina di un direttore generale al costo di 100.000 euro annui, agire presso la attuale governance del Civeta per far sì che il bando venga ritirato immediatamente, in linea con quanto sostenuto dai comuni di San Salvo, Villalfonsina e Monteodorisio.

Ed infine inviare tutti i verbali della società del 2024 all’Anac  e alla Procura Regionale della Corte dei Conti, al fine di escludere più gravi e nocive conseguenze erariali. Sono le richieste contenute nella mozione presentata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e respinta dall’assemblea civica con 12 voti contrari della maggioranza, quattro favorevoli (quelli di Vincenzo Suriani, Francesco Prospero, Guido Giangiacomo e Dina Carinci) e tre astenuti, tra cui il consigliere del Pd, Giuseppe Forte.

Durante la discussione in aula, che ha registrato la presenza del presidente del Cda del Civeta, Giuseppe Silvestri, sono state ricordate le vicende della società di Cupello che, ad appena due anni dalla sua trasformazione in srl ritenuta necessaria per salvaguardare gli impianti, deve tornare ad essere Consorzio per non perdere i fondi Pnrr, pari a circa 35 milioni di euro. Se ne parla da mesi, ma le assemblee dei sindaci convocate di volta in volta sono state rinviate.

“La trasformazione in società di capitali si è rivelata un pericoloso boomerang”, ha rimarcato Suriani, che ha censurato l’assunzione del direttore generale, sostenendo che gran parte dei costi andranno a pesare sulle casse del comune di Vasto che detiene il 44% delle quote del Civeta.

“A cosa serve questo direttore generale”, ha incalzato il consigliere comunale, “perché il sindaco di Vasto, Francesco Menna ha votato a favore? C’è un accordo? Si cessi lo sperpero di denaro pubblico, siamo in piano di riequilibrio e vanno assolutamente evitate le spese inutili”.

“Ho già risposto in un precedente consiglio comunale”, si è limitato a dire il primo cittadino che non ha voluto aggiungere altro.  Per la cronaca il colloquio al quale dovranno sottoporsi i candidati che hanno presentato domanda per l’assunzione del direttore generale è già stato rinviato due volte e c’è stata anche una polemica per il rifiuto, da parte della società esterna che si sta occupando della selezione pubblica, di fornire i nominativi dei candidati (che da 17 sono passati a 12) alla sindaca di Monteodorisio Catia Di Fabio.

“Questo trincerarsi dietro la privacy mi ricorda tanto il concorso per messi notificatori al comune di Vasto”, ha chiosato Suriani.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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