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Ora i casi Denso e Sabino sono in Regione

La quasi totalità delle aziende e in ferie ma in Consiglio regionale si continua a discutere di due aziende del Vastese che stanno attraversando per motivi diversi, situazioni non facili . A chiedere maggiore chiarezza sulla Denso e sulla Esplodenti Sabino è stato il consigliere regionale e capogruppo del Pd , Silvio Paolucci.

Stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, la collega Paola Calvano ha pubblicato un ampio servizio.

” In merito alla Esplodenti Sabino “, ha spiegato Paolucci ” evidenzio che il governo Meloni non rifinanzia l’integrazione salariale con la finanziaria 2024. C’è poi la questione burocratica della Regione, Dipartimento ambientale che tarda sui pareri “. Sulla Denso invece Paolucci ha suggerito di non comunicare troppo ottimismo .

” Il colosso giapponese sta per passare a 650 dipendenti . Dove sono gli investimenti e quali iniziative ( formazione e non solo ) sta mettendo in campo la Regione sulle politiche industriali per sostenere il comparto in ragione della transizione ? In definitiva al dinamismo comunicativo dell’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca non corrisponde un’iniziativa di strategia della Regione Abruzzo. In sostanza tante chiacchiere e pochi fatti. Le misure di sostegno al reddito, che riteniamo importantissime, sono soprattutto frutto del lavoro delle organizzazioni sindacali . La parte della Regione invece dovrebbe essere quella di utilizzare le risorse a disposizione e le funzioni che ha, ad esempio la formazione, incentivi all’innovazione e più servizi e infrastrutture strategiche, per rendere il nostro un sistema competitivo e mettere in campo una politica industriale che sostenga un comparto così rilevante come l’automotive”.

Tiziana Magnacca non è d’accordo. L’assessore ha più volte ribadito che la Regione attestando la rilevanza economica e strategica a livello internazionale della Denso che da oltre 50 anni rappresenta un’eccellenza industriale del Vastese nel settore automotive, ha confermato l’impegno a sostenere la società attraverso ogni utile intervento per garantire il superamento delle difficoltà legate alla transizione tecnologica in atto , ovvero il passaggio dall’endometrico all’elettrico .

“La Regione sta cercando di fare in modo che il passaggio sia il più possibile esente da qualsiasi azione traumatica che possa sconvolgere il tessuto produttivo ed occupazionale e la ricerca di nuovi ordinativi che possano garantire una importante ripresa produttiva “.

Anche sulla Esplodenti Sabino , l’assessore Magnacca assicura la massima attenzione. Qualche giorno fa è stata prorogata la cassa integrazione fino all’11 febbraio 2025. Il titolare, Gianluca Salvatore, è impegnato in questo periodo su due fronti: da un lato il passaggio della Esplodenti Sabino alla Rheinmental Italia spa e l’inizio del lavoro nella nuova fabbrica di Pollutri aperta con altri soci. La scorsa settimana c’è stato un incontro in via remoto con la Regione per prolungare la cassa integrazione per i 70 dipendenti . Per il riavvio completo dell’attività si aspetta ancora il parere favorevole del Ctr, Comitato tecnico regionale. Qualche lavoratore ha già fatto dei colloqui per poter passare a lavorare alla Cobat, azienda che si occupa del recupero di pile e batterie e stoccaggio rifiuti.

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