Nel comunicato del Comune di Vasto si invitano i cittadini, giustamente, a evitare pratiche antigieniche che – favorendo i ristagni d’acqua – consentano il proliferare delle zanzare. Allo stesso tempo il Sindaco ha annunciato una campagna di disinfestazione straordinaria contro le zanzare.
Tuttavia, senza voler fare polemica sulla efficacia delle disinfestazioni vastesi (e ci sarebbero molte constatazioni da fare sull frequenza e la efficacia delle disinfestazioni effettuate questa estate) invitiamo il Sindaco, di fronte all’allarme virus, a fare una seria verifica sullo stato dei tombini e delle caditoie a Vasto.
Ci chiediamo infatti se – oltre a sollecitare la collaborazione dei cittadini nel debellare le zanzare – il Comune di Vasto non debba dare l’esempio, provvedendo all’igiene dei luoghi pubblici e, soprattutto, alla pulizia dei tombini e delle caditoie, che risultano intasati in moltissimi punti di Vasto.
I tombini otturati non sono forse causa di stagnazione dell’acqua? Il fatto che restino pozze di acqua piovana a ogni minima precipitazione, non contribuisce alla proliferazione delle zanzare?
Il Sindaco, che chiede la collaborazione del privato, sia il primo a dare l’esempio: non è sufficiente la disinfestazione zanzaricida annunciata subito, peraltro già effettuata da molti comuni limitrofi, ma occorre un serio monitoraggio dello stato delle acque di scolo e dei tombini, per una prevenzione delle situazioni antigieniche presenti diffusamente nelle aree pubbliche”.
Così in una nota i consiglieri di FdI al Comune di Vasto, Suriani, Prospero e Giangiacomo.