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Il Comitato Terre di Punta Aderci “boccia” il biglietto di ingresso dopo l’assalto di Ferragosto alla Riserva

“La riserva di Punta Aderci ha bisogno di parcheggi, servizi igienici, un accesso zona scalette praticabile e sicuro e non della possibilità di ridurre l’afflusso con l’introduzione di un biglietto di ingresso”. Il Comitato Terre di Punta Aderci che rappresenta i residenti e i titolari di strutture turistiche, oltre ai proprietari dei terreni su cui insiste l’area protetta, sbarra la strada alla proposta rilanciata dall’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano all’indomani dell’assalto ferragostano alla spiaggetta di Punta Penna.

Il 15 agosto, come documentato dalle foto pubblicate dal Centro e da alcuni video, la spiaggetta della Riserva è stata invasa da ombrelloni, tende e gazebo. Sono state installate perfino reti per il beach volley e, qualcuno, ha anche transennato con del nastro bianco e rosso, l’area dove ha montato la tenda. Lo stesso comandante dell’ufficio locale marittimo, Stefano Varone ha dichiarato al Centro che “il giorno di Ferragosto l’inciviltà ha raggiunto l’apice”.

Quelle immagini però, secondo il Comitato, non rappresentano la realtà del territorio protetto.

“La spiaggia di Punta Penna è ogni giorno popolata da un numero ragionevole e non insostenibile, come si vuol far credere di turisti e bagnanti”, attacca il presidente Michele Bosco, “certamente il giorno di Ferragosto vi è stata maggiore affluenza, ma non quanto quelle foto, scattate da una prospettiva sbagliata, possono far pensare. Così come certamente ci sono, in occasione di Ferragosto, comportamenti non corretti di qualcuno, prontamente risolti dalla Guardia costiera cui siamo grati per il lavoro attento che svolge. Si è trattato, pero, di un singolo giorno durante un intero anno, peraltro caratterizzato da una rilevante flessione del turismo abruzzese, quando soprattutto giovani vastesi amano trascorrere la giornata in una delle spiagge più belle della nostra costa. La quotidianità di Punta Penna è altra”.

Per il sodalizio, che conta un suo esponente all’interno del Comitato di gestione della riserva di Punta Aderci “l’introduzione di un biglietto di ingresso e limitazioni degli accessi non rispondono alle esigenze di tutela del territorio, né costituiscono una forma di gestione dell’area protetta, che di molto altro avrebbe invece bisogno: parcheggi, servizi igienici, un accesso in “zona scalette” praticabile e sicuro. Di questo dovremmo parlare”, insiste Bosco, “e su questo confidiamo di poterci confrontare con il comune di Vasto quale ente gestore, in fase di programmazione della prossima stagione estiva, e non certamente della possibilità di ridurre l’accesso ad una spiaggia che, lungi dall’essere presa d’assalto, viene quotidianamente frequentata da un numero accettabile di bagnanti, in larga parte turisti rispettosi del territorio”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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