Tutti concordano sull’importanza del porto di Punta Penna. Tutti sono d’accordo che vada potenziato e adeguato alle attuali esigenze. I soldi sono stati stanziati , i lavori appaltati , ma il cantiere non viene aperto. Gli imprenditori invocano chiarezza.
A scriverlo, ieri, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
“Quali sono i lavori appaltati dal commissario Zes e quali quelli della Regione ? “, chiede l’imprenditore Emidio Salvatorelli.
” E’ necessario saperlo. In particolare sulla banchina di riva è importante conoscere quando si intende intervenire. Serve una piantina per far capire a tutti chi fa cosa e quando “.
L’intervento dell’imprenditore fa seguito alle dichiarazioni dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti , Umberto D’Annuntiis che in risposta alle lagnanze del vice sindaco di Vasto, Licia Fioravante ha dichiarato:
” La Regione non può avere alcuna colpa nel ritardo nella realizzazione dei lavori. Sono altri, infatti, gli interventi finanziati dall’ente regionale: gli uffici del Servizio Infrastrutture stanno seguendo la redazione del progetto definitivo del potenziamento e della riqualificazione infrastrutturale della diga foranea (molo di levante e molo martello), per i quali la giunta Marsilio ha disposto un finanziamento di ben 12 milioni di euro, mentre gli uffici dell’Arap hanno già terminato i lavori di collegamento dalla Statale 16 con il porto di Vasto, con realizzazione rotatoria di raccordo”.
Salvatorelli a nome degli imprenditori chiede .” La Regione parla dei lavori della diga di levante e molo martello ,ossia il lato in cui sono all’ancora i pescherecci. Sarebbe utile farci capire chi deve occuparsi della banchina di riva , cosa deve fare esattamente la Regione e cosa deve fare il commissario Zes e soprattutto specificare i tempi “.
Gli operatori portuali non nascondono di essere molto preoccupati .
” C’è “, dice Giuseppe La Rana direttore di AssoVasto ” un appalto di cui noi non conosciamo le modalità . Se c’è un difetto d’applicazione o qualsivoglia irregolarità invitiamo gli enti preposti a porre in essere i provvedimenti consequenziali dando seguito a quanto previsto dal codice degli appalti “.