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Stellantis Atessa, Vincenzo Menna: “Una crisi che richiede risposte immediate per il futuro dello Stabilimento e dell’economia regionale”

La situazione dello stabilimento Stellantis di Atessa, un tempo gloriosa SEVEL, è diventata critica, e i lavoratori al rientro dalle ferie si sono trovati di fronte a una realtà preoccupante: la cassa integrazione prosegue, senza chiarezza su futuri investimenti. Questa incertezza è inaccettabile e richiede un intervento immediato da parte del governo regionale e nazionale”, dichiara il Consigliere Regionale Vincenzo Menna.

Il plant di Valdisangro è stato per decenni un pilastro del PIL abruzzese e della produzione nazionale di veicoli commerciali leggeri, soprattutto con il celebre Ducato, indiscusso re del mercato europeo per oltre 20 anni. Tuttavia, il Ducato sembra destinato a un rapido declino, trascinando con sé lo stabilimento di Atessa e mettendo a rischio l’occupazione di migliaia di persone, tra dipendenti diretti e indotto.

La crisi attuale non è una semplice flessione del mercato, come quella del 2009, ma il risultato di scelte strategiche discutibili del nuovo management Stellantis, nato dalla fusione di FIAT e PSA. La joint venture che ha dato vita alla famiglia Ducato, veicolo apprezzato per la sua capacità di soddisfare le diverse esigenze dei clienti, soprattutto nel settore dei camper e dei motorhome, è ora minacciata da una visione minimalista e generalista. Un esempio lampante è lo stabilimento di Gliwice, in Polonia, che produce solo quattro versioni del furgone, standardizzando un prodotto che aveva fatto della diversificazione il suo punto di forza. Questa “normalizzazione” ha ridotto drasticamente le quote di mercato di Stellantis, soprattutto nel settore del tempo libero, e ciò sarà evidente al Caravan Salon Düsseldorf 2024, dove la presenza del Ducato sarà significativamente ridotta rispetto agli anni passati.

Le scelte del management hanno avuto ripercussioni dirette anche sullo stabilimento di Atessa. La chiusura della vecchia verniciatura, pur essendo un passo necessario per migliorare la competitività e ridurre i costi energetici, non è paragonabile alla riduzione del terzo turno, che avrà un impatto devastante sull’occupazione, riducendo la forza lavoro di un terzo e abbassando i volumi produttivi giornalieri a 680-700 veicoli, un livello insostenibile per la continuità dello stabilimento.

A questa situazione già critica, si aggiunge l’immobilismo della Regione e di ARAP (Azienda Regionale delle Attività Produttive), che in questi anni non hanno effettuato alcun investimento significativo nella zona industriale. Le condizioni dei servizi richiesti ripetutamente dal management aziendale sono state sistematicamente disattese, aggravando ulteriormente le difficoltà dello stabilimento e rendendo ancora più urgente un intervento risolutivo.

“Non possiamo permettere che Stellantis, anziché investire nel potenziamento del plant di Atessa, continui a depauperare un asset fondamentale per l’economia abruzzese e nazionale. Il governo regionale e nazionale devono intervenire immediatamente, convocando i vertici dell’azienda per capire quali siano i piani reali per lo stabilimento di Valdisangro. È in gioco il futuro di migliaia di famiglie e la tenuta sociale ed economica di un intero territorio”, conclude il Consigliere Menna.

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