“Il Comune avrebbe potuto effettuare solo una proroga tecnica in attesa della indizione della gara”. La Regione interviene sulle concessioni demaniali ad uso turistico-ricettivo rilasciate dal dirigente del settore, Alfonso Mercogliano. La procedura adottata – criticata a più riprese dal coordinatore cittadino di FdI, Piernicola Carlesi – è oggetto di una richiesta di chiarimenti inoltrata dall’ufficio demanio marittimo della giunta regionale al sindaco di Vasto Francesco Menna e allo stesso dirigente comunale Mercogliano.
La nota fa riferimento all’orientamento giurisprudenziale che fissa come termine di efficacia delle concessioni il 31 dicembre 2023 e consente di prolungare la durata “con atto motivato e per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura che deve essere avviata”.
Ricorda inoltre che la giunta regionale ha approvato un atto di indirizzo per la redazione di un “bando tipo” a cui tutti i comuni abruzzesi dovranno far riferimento nella predisposizione degli avvisi pubblici per l’assegnazione delle concessioni demaniali per finalità turistico-ricettive.
Finora sono tredici le concessioni demaniali ad uso turistico ricettivo rilasciate dal Comune sia lungo il litorale, sia a ridosso dell’area Sic (sito di interesse comunitario) di Vasto Marina.
La procedura, ritenuta perfettamente legittima dall’amministrazione comunale, è sempre la stessa: si rilascia la concessione su istanza dei privati , che nella domanda indicano anche il lotto di riferimento, invitando chi fosse interessato a far pervenire eventuali osservazioni ed opposizioni, entro le ore 12 del ventesimo giorno dalla data di pubblicazione dell’avviso all’albo pretorio.
Secondo il circolo cittadino di Fratelli d’Italia questa procedura non rispetta “i principi di imparzialità, non discriminazione, parità di trattamento, massima partecipazione, trasparenza e adeguata pubblicità”.
A sostegno di tale tesi c’è una recente segnalazione del presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Roberto Rustichelli che condanna l’uso di procedure di concessione prive di corretto confronto concorrenziale, mediante forme procedimentali di avvio su istanza di parte e per un limitato periodo di tempo, simili a quelle usate dal comune di Vasto.
Anna Bontempo (Il Centro)
