Da Giuseppe Forte, consigliere comunale di Vasto, riceviamo e pubblichiamo:
La denuncia fatta da una paziente oncologica, in cura al “San Pio” di Vasto circa la mancanza dei PICC, ha provocato l’immediata reazione della ASL 02 che ha diramato il comunicato stampa che di seguito pubblichiamo. Un comunicato che se da un lato tenta di rassicurare i malati oncologici, dall’altro non fa chiarezza sulla intrigata vicenda. Infatti, anche ieri (ndr: venerdì) i pazienti bisognosi del catetere per effettuare la chemioterapia, non sono stati cateterizzati. Ed è questo il punto focale della denuncia fatta dalla Signora M.R., paziente oncologica, che per due settimane non è stata sottoposta a terapia.
E’ chiaro che qualcosa di poco chiaro sta avvenendo all’interno dell’Ospedale di Vasto dove la logica aziendale del risparmio, imposta dalla Direzione della ASL dopo il noto buco di bilancio, sta portando allo scontro tra i responsabili dei reparti e dei servizi. Se i PICC – come sostiene la Direzione della ASL – ci sono perché i pazienti oncologici non vengono cateterizzati? Quale “mistero” si cela dietro questa disarmante vicenda?
Per ovvie e giustificate ragioni il famoso detto napoletano “tengo famiglia” prevale su tutto.
Tuttavia ci piace precisare che stiamo parlando in difesa di malati oncologici, malati fragili che hanno bisogno di cure immediate. Forse l’ Autorità giudiziaria farebbe bene a dare un’occhiata all’interno del “San Pio” per rendersi conto della reale situazione acquisendo atti e cartelle cliniche. Con la pelle dei poveri malati non si può scherzare.
Qui di seguito il testo diramato dalla Direzione della ASL 02
In merito alla presunta mancanza di PICC, (Peripherally inserted central catheter) all’ospedale di Vasto, la Farmacia del suddetto presidio rassicura i pazienti che ne hanno necessità.
“Questa mattina ne avevamo 57 – chiarisce numeri alla mano la Responsabile Letizia Di Fabio – pertanto non capisco come possa essere arrivata una notizia palesemente non veritiera a una donna malata seguita nel nostro ospedale. I dispositivi ci sono e in numero adeguato ai casi trattati abitualmente, pertanto le preoccupazioni espresse non hanno motivo d’essere. E il tema degli approvvigionamenti futuri non interferisce con i trattamenti in corso, né può essere motivo di apprensione per i pazienti”.
Il PICC è un accesso inserito in una vena di grosso calibro, che permette la somministrazione di farmaci che se iniettati perifericamente potrebbero causare danni ai tessuti, alla vena stessa o al braccio; viene utilizzato sia in ambito ospedaliero che territoriale e consente che i frequenti trattamenti farmacologici vengano meglio tollerati.
Giuseppe Forte
Consigliere Comunale di Vasto
