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Niente visite guidate per le escursioni subacquee nel porto di HIstonium

“Spiacenti, ma le visite guidate al parco archeologico sommerso sono state annullate”. Si sono sentiti rispondere così i turisti e i vastesi che avrebbero voluto ammirare i resti dell’antico porto romano presente nello specchio di mare antistante la Statua della Bagnante, nel tratto nord del litorale.

Le visite guidate, organizzate nel periodo estivo da Italia Nostra del Vastese in collaborazione con il Consorzio Vivere Vasto Marina, sono state annullate a causa del divieto di balneazione presente in quel tratto di litorale dal 17 maggio. Un divieto che potrà essere rimosso solo dopo gli interventi programmati dal Comune di manutenzione ordinaria degli impianti di sollevamento appaltati alla Pta Service srl di Campomarino

“Abbiamo una lista di 500 persone interessate alle visite, nella maggior parte turisti”, fa sapere Davide Aquilano, presidente di Italia Nostra del Vastese, “si tratta di escursioni e attività di snorkeling che mirano a far conoscere i resti dell’antico insediamento portuale della romana Histonium in località Trave, nei pressi del monumento alla Bagnante, ad una profondità di circa due metri. Con il divieto di balneazione, che insiste proprio nell’area dove è presente il parco archeologico, queste attività non sono possibili”, conclude Aquilano. 

Per i turisti è sfumata una occasione unica per osservare le rovine romane. Si tratta di muri in opera cementizia, laterizia, reticolata, absidi, nicchie e colonne sparsi nei fondali marini ad una profondità accessibile a chiunque sappia nuotare e stare a galla con maschera e snorkel. Oltre a far conoscere questo importante patrimonio archeologico le visite guidate hanno anche la finalità di finanziare le attività di ricerca, valorizzazione e tutela dei resti romani di località Trave e Cungarelle.

Il divieto di balneazione ha impedito di ammirare una delle attrazioni più suggestive. Risale al 17 maggio l’ordinanza del sindaco Francesco Menna che vieta bagni e tuffi nel tratto di mare antistante il monumento alla Bagnante, per 815 metri a nord e 200 metri a sud. Per poter disporre la revoca del divieto di balneazione il Comune deve dimostrare che sono stati messi in campo interventi per la risoluzione del problema, che lo stesso ente ha individuato nel malfunzionamento di una vasca di raccolta. 

Anna Bontempo (Il Centro)

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