Assemblee sindacali ieri alla Denso Manufacturing di San Salvo per parlare di isopensione. Tre le assemblee tenute alla fine di ogni turno.
Stamane, il Centro, a firma di Paola Calvano, ha pubblicato un ampio servizio.
” I lavoratori “, ha spiegato Nicola Amicucci, segretario Fismic “hanno accolto l’iniziativa positivamente ed hanno compreso l’utilità dell’isopensione . L’accordo abbasserà il livello di cassa integrazione ed offrirà ai dipendenti vicini alla pensione l’opportunità di poter uscire dalla fabbrica anticipatamente”. L’isopensione da sola non basta tuttavia a rasserenare completamente le maestranze. Servono investimenti.”
“A tutti noi “, afferma l’assessore regionale Tiziana Magnacca “sta a cuore quanto sta accadendo nello stabilimento Denso di San Salvo. Un’attenzione che non parte da oggi. La situazione di incertezza generale a livello mondiale del mercato di riferimento ha prodotto per la Denso di San Salvo una rilevante crisi aziendale che ha costretto la società ad aggiornare il piano industriale e a rimodulare il piano degli investimenti, gli obiettivi e le tempistiche.
Vogliamo ricordare a chi dispensa sventura , che se non ci fosse stato l’impegno della Regione e del presidente Marsilio, non ci sarebbe stata neppure la protezione della Cassa integrazione in deroga .
Il ricordarsi delle aziende e dei lavoratori, solo in questi momenti, non è il segno di essere interpreti di una politica responsabile. Anzi la si avvicina, sempre di più, a un’idea di politica politicante che sta alla finestra in attesa di notizie nefaste pur di poter apparire e dimostrare di esistere”.
Subito dopo Magnacca stigmatizza il comportamento e le critiche del Pd.
“ Hanno la vocazione a recitare il ruolo degli uccelli del malaugurio, dimenticando tutto il lavoro che ogni giorno viene fatto per portare le nostre aziende a convincere le case madri sulla necessità di restare e investire in Italia, in Abruzzo e quindi in questo caso a San Salvo. Lo stesso discorso può valere per la Pilkington Italia spa per la quale è stato utilizzato negli ultimi anni sia il contratto di sviluppo e sia un percorso di riqualificazione del personale, con annessi strumenti di sostegno al reddito.”
Lavoriamo dunque come sistema”, esorta Magnacca ” perché piuttosto arrivino sinergie per meglio tessere relazioni e strumenti in grado, in questo momento storico di enorme cambiamenti e di transizione verso nuovi modelli industriali, di indurre le grandi multinazionali a fare ricerca, sviluppare nuovi modelli e produrre in Italia “.