La pioggia è stata scarsa in questi ultimi giorni ma è stata comunque preziosa sia per la diga di Chiauci che per il fiume Trigno. Il livello dell’invaso non è certo aumentato ma non si è neppure abbassato ulteriormente. Nel Trigno è ricomparsa l’acqua con buona pace degli operatori agricoli che in questi mesi estivi hanno subito gravi danni a causa del caldo torrido e della siccità.
“Allo stato attuale la diga riesce a fornire acqua per gli usi civici”, ha dichiarato stamane alla collega del Centro Paola Calvano il presidente del Consorzio di bonifica sud, Nicolino Torricella.
“La situazione è monitorata costantemente ed è impossibile fare previsioni . Per avere benefici evidenti servirebbero piogge prolungate “.
E’ evidente che quello che accadrà nelle prossime settimane sarà fondamentale. La scorsa settimana su richiesta dell’Ersi si è riunito il Comitato di coordinamento delle opere connesse all’utilizzazione delle acque del fiume Trigno in considerazione proprio della crisi idrica che sta interessando la diga di Chiauci. Al termine della riunione , è stato dato parere positivo per avviare la procedura derogatoria, nell’ipotesi che l’invaso di Chiauci non dovesse essere più in grado di fornire acqua, per l’approvvigionamento idrico di emergenza per gli usi idropotabili.
