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Domani il Tar si pronuncia sulle elezioni di Cupello

Sulle elezioni comunali di Cupello, che decretarono la riconferma della sindaca Graziana Di Florio per soli 34 voti, decide il Tar di Pescara. E’ in programma domani l’udienza sul ricorso presentato da Officina Cupello per chiedere l’annullamento delle operazioni elettorali.

Il movimento politico guidato da Dario Leone, oggi a capo dell’opposizione consiliare, contesta la non attribuzione di numerose preferenze durante la fase di scrutinio e l’annullamento di 44 schede con l’espressione di voto riferita alla lista di Officina Cupello. Secondo i ricorrenti c’è anche stata una non corretta compilazione di molti verbali elettorali nei quali non vi sono le motivazioni che hanno spinto all’annullamento di numerose schede, né vi sono computate le schede respinte e/o deteriorate e men che meno la loro relativa sostituzione.

Ciò che emerge, secondo i promotori dell’azione legale, è una certa “linearità di errore metodologico” in tutte le sezioni elettorali.

Elementi che potrebbero spingere i giudici amministrativi a disporre il riconteggio dei voti, qualora venissero ritenuti fondati i motivi addotti nel ricorso presentato dall’avvocato Claudia D’Alò per conto di Officina Cupello.

Diversi gli scenari che si profilano all’orizzonte, ma ogni ipotesi al momento appare prematura. La giunta comunale, ovviamente, ha deciso di resistere in giudizio e ha nominato un legale nella persona dell’avvocato Andrea Filippini di Ancona. Gli scritti depositati mirano a confutare la tesi dei ricorrenti, rimarcando la correttezza delle operazioni elettorali. Entrambe le parti dichiarano, in ogni caso, di essere fiduciose nell’esito del ricorso. Non resta quindi che attendere venerdì per conoscere la decisione del Tar.

Alle ultime elezioni comunali parteciparono tre liste: Semplicemente Cupello (centrodestra) con Di Florio, Officina Cupello con Leone e Cupello nel cuore con candidato sindaco Marco Antenucci. Il responso delle urne portò alla riconferma della sindaca uscente con 1.261 voti, a fronte delle 1.227 preferenze di Leone, mentre Antenucci ottenne 453 voti.

Se il centrosinistra di Cupello non si fosse diviso e si fosse presentato compatto all’appuntamento con le urne, avrebbe vinto di sicuro.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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