Nuovo caso di West Nile nel Vastese. La seconda infezione su un uomo è stata diagnosticata dall’equipe del reparto di Malattie infettive dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto diretto dalla dottoressa Maria Pina Sciotti. A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
Il paziente, un uomo di 75 anni residente alla periferia di Vasto in una casa circondata dalla vegetazione, dopo diversi giorni di febbre alta , ieri ha ripreso a mangiare e sta meglio. La paura per i familiari è stata tanta. Grazie alla diagnosi tempestiva e alle cure appropriate l’uomo è salvo. L’anziano sei giorni fa è arrivato al pronto soccorso con la febbre molto alta , stato confusionale ,rigidità della nuca . Stava malissimo . Diagnosticata la meningite , il paziente è stato sottoposto ad accurati esami. Il prelievo del liquor limpido ha rivelato la natura della infezione . A provocare la meningite era stato il virus West Nile.
La dottoressa Maria Pina Sciotti ha subito impartito le direttive al suo staff e l’equipe di medici e infermieri del reparto hanno adottato immediatamente le cure appropriate. Grazie a quelle cure il paziente dopo tre giorni di febbre , ha superato la fase critica della patologia e sta meglio . Il suo è il secondo caso umano di infezione da virus West Nile. La prima diagnosi era stata fatta a fine agosto dal Laboratorio di riferimento regionale per le Arbovirosi dell’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise (IZSAM) su una paziente di San Salvo. La donna era stato trasferito a Pescara.
Il sistema di sorveglianza regionale delle Arbovirosi (malattie virali trasmesse da zanzare) adottato anche dal San Pio, ha consentito anche questa volta di rilevare tempestivamente le positività e di far attivare subito le misure previste.