Slitta la demolizione dell’edificio di via Naumachia. L’abbattimento dello stabile, un tempo adibito a Istituto Tecnico commerciale, ha subito un rinvio a causa della presenza di una canna fumaria in cemento di amianto.
“Abbiamo dovuto sospendere i lavori per dare incarico ad una ditta specializzata che dovrà rimuovere e smaltire il materiale”, spiega la vice sindaca Licia Fioravante, “lo farà con le dovute cautele”.
Gli interventi di demolizione sarebbero dovuti iniziare un mese fa, dopo che l’area interessata al cantiere è stata transennata e messa in sicurezza.
Il fatiscente stabile di via Naumachia, a due passi dalla centralissima piazza Rossetti, sarà oggetto di un intervento di riqualificazione che consentirà, una volta ultimati i lavori, di avere una struttura moderna e rinnovata da adibire a Polo sociale. Il fabbricato, che un tempo ha ospitato l’Istituto tecnico commerciale e che è stato anche sede di diverse associazioni cittadine, è infatti destinato ad accogliere i servizi sociali, oggi ubicati nello stabile di via Nicola Bosco, nel quartiere San Paolo, piuttosto decentrato e complicato da raggiungere specie per gli anziani e gli utenti più fragili.
Il progetto è stato finanziato tramite il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per un importo di circa 2 milioni e 300 mila euro. Il percorso per arrivare a dare nuova vita all’edificio di via Naumachia non è stato affatto semplice. L’immobile era stato inserito in passato nel piano delle dismissioni, cioè nell’elenco dei beni da vendere per fare cassa, ma le diverse aste pubbliche esperite (l’ultima nel 2021), non sono andate a buon fine. A quel punto l’amministrazione comunale ha pensato bene di tentare la carta del Pnrr ottenendo il finanziamento.
Anna Bontempo (Il Centro)
