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Porto, lavori fermi alla banchina. Il Comune di Vasto e le aziende chiedono chiarezza

I lavori di potenziamento del porto di Punta Penna si sono nuovamente fermati. Sia l’amministrazione comunale che le aziende invocano chiarezza.

A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

” Francamente non sembra che ci sia la volontà di eseguire i lavori di potenziamento del bacino istoniense “, afferma il vice sindaco Licia Fioravante che ha anche la delega alle Attività produttive.

“ Allo stato attuale il porto rappresenta una necessità per la logistica. Non è più sopportabile questa patologica immobilità . Per quale motivo i lavori si sono nuovamente fermati ? Il Comune si aspetta delle risposte . Chiediamo alla Regione e alla Zes di informarci su quello che accade “.

L’amministrazione comunale ha incontrato a più riprese negli ultimi mesi gli operatori della zona industriale e del porto.
Diverse sono state le riunioni a cui hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni Oasi e Assovasto e anche rappresentanti di Confindustria. C’è stata anche una riunione alla presenza dell’Autorita di sistema portuale del mare Adriatico centrale di Ancona.
Il 26 agosto la comparsa delle gru aveva fatto tirare un respiro di sollievo . Seppur con un anno di ritardo i lavori erano partiti . Il 6 settembre a Punta Penna è arrivato un rappresentante del Rup , responsabile unico del procedimento per verificare lo stato dei lavori. Sembrava che tutto fosse a posto. Cosa è successo ancora?
Il vice sindaco e assessore alle Attività produttive di Punta Penna, Licia Fioravante, chiede lumi e non è la sola. Anche l’imprenditore Emidio Salvatorelli invoca chiarezza.

” I nostri rappresentanti politici in Regione e Provincia dovrebbero informarci e aggiornarci. Sarebbe importante conoscere il motivo della sospensione dell’attività e la tempistica dei lavori . A nome degli elettori che hanno eletto i nostri rappresentanti a Roma, in Abruzzo e nel Chietino aspetto di avere un aggiornamento “.

L’appalto per i lavori alla banchina è stato finanziato con le risorse del Pnrr a favore delle Zone economiche speciali (Zes). L’importo complessivo è di quasi 6,7 milioni di euro stanziati nell’ambito dei progetti speciali per la coesione territoriale . La banchina di levante deve essere allargata ma purtroppo i lavori sono partiti molto in ritardo . ” E’ indispensabile in questo momento puntare sulle infrastrutture “, insiste Licia Fioravante . Le imprese rimpiangono la Zes unica e il commissario Mauro Miccio.

Grazie a Miccio nel 2023 l’area industriale di Punta Penna ha vissuto un momento di grande attività. Con il passaggio alla Zes economica speciale per il Mezzogiorno la situazione è peggiorata .

” Sapere cosa accade è importante”, insiste l’imprenditore Emidio Salvatorelli.

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