Singolare processo oggi davanti al tribunale di Vasto. G.C. , 59 anni, di San Salvo, è accusato di simulazione di reato. A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
L’uomo nel 2019 ha denunciato in commissariato il furto del proprio telefono cellulare . Dalla denuncia erano partite accurate indagini per risalire all’autore del furto e identificare il responsabile . Alla fine però è emerso che quanto dichiarato dal 59enne era falso . L’uomo, difeso dall’avvocato Isabella Mugoni rischia il carcere . Il Codice penale infatti è chiaro.
“Chiunque, con denuncia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all’autorità giudiziaria o ad un’altra autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, afferma falsamente essere avvenuto un reato, ovvero simula le tracce di un reato, in modo che si possa iniziare un procedimento penale per accertarlo, è punito con la reclusione da uno a tre anni”.
I motivi che hanno portato l’imputato a denunciare il furto mai avvenuto devono essere appurati.