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La Polizia di Stato di Chieti arresta un uomo condannato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali

La Polizia di Stato di Chieti ha arrestato, in esecuzione di Ordine di Carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello dell’Aquila, un uomo di 50 anni, immigrato residente a Chieti, in quanto condannato in via definitiva a due anni e due mesi di reclusione in quanto ritenuto colpevole dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

I fatti che hanno portato alla condanna risalgono alla fine dell’anno 2021 allorquando la moglie del predetto, anch’essa immigrata, dopo aver sopportato per anni continue vessazioni ed umiliazioni, si era determinata a chiedere la separazione e, soprattutto, a denunciarlo dopo aver chiesto assistenza ad un centro antiviolenza.  Tale circostanza aveva scatenato nell’uomo una violenta reazione, che lo aveva portato a compiere gesti anche plateali pur di convincerla a tornare insieme. Tali tentativi avevano determinato, in più occasioni, l’intervento di una pattuglia della Polizia di Stato presso l’abitazione di alcuni parenti ove la donna si era nel frattempo trasferita.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Chieti, sono state condotte dalla Seconda Sezione della Squadra Mobile della Questura di Chieti, specializzata per i reati contro la persona e in particolare per violenze di genere ed ha permesso di ricostruire tutti gli episodi narrati dalla vittima, anche pregressi episodi di maltrattamenti, di vessazioni psicologiche con continua e perdurante denigrazione della moglie anche al cospetto di altre persone e familiari ma, soprattutto,  di percosse e di  aggressioni fisiche a seguito delle quali, in particolare, la donna aveva riportato la frattura di una costola.

Sulla base delle risultanze investigative, in data 04.01.2022 venne applicata, a suo carico, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa disposta dal Gip presso il Tribunale di Chieti.

In esito al completamento dell’iter processuale che hanno visto l’uomo condannato in tutti i gradi di giudizio, è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Chieti per l’espiazione della pena.

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