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Catia Di Fabio: “C’è timore per il caso Civeta”

Nulla che non avevamo già previsto ed annunciato”. Catia Di Fabio, sindaca di Monteodorisio, commenta l’intervento della Corte dei Conti – sezione regionale per l’Abruzzo – che è tornata ad accendere i riflettori sul Civeta, chiedendo chiarimenti sull’assetto amministrativo (cioè le ragioni che hanno spinto a varare un Cda a cinque (oggi con 4 consiglieri dopo le dimissioni di Angiolino Chiacchia) al posto di un amministratore unico, sulle azioni finalizzate a garantire il controllo analogo, sulla gestione dei fondi Pnrr e sulla figura del direttore generale.

E’ una nota che desta non poca preoccupazione”, dice Di Fabio, “perché configura un serio allarme sulla gestione del Civeta da parte dell’attuale Cda”.

Il riferimento è alla figura del direttore generale individuato nella persona dell’ex consigliere regionale Manuele Marcovecchio, risultato primo della graduatoria nell’ambito della procedura selettiva attivata dal Civeta. I magistrati contabili chiedono le valutazioni “in ordine alla coerenza di tale scelta gestionale, i costi sostenuti per la procedura selettiva, gli emolumenti previsti per la nuova figura, nonché la relativa copertura finanziaria nel bilancio della società”.

La sindaca di Monteodorisio, insieme ai colleghi di San Salvo Emanuela De Nicolis e di Villalfonsina, Mimmo Budano ha sempre manifestato la propria contrarietà alla assunzione del Dg che percepirà uno stipendio di 100mila euro l’anno.

Le posizioni favorevoli dei comuni di Vasto e Cupello sono chiare e sono frutto di un accordo politico trasversale che nulla ha a che fare con il buon andamento del Civeta”, annota Di Fabio, “mi chiedo però come facciano gli altri tre comuni (Casalbordino, Scerni e Pollutri ndc), ad avallare questa operazione quando c’è il rischio concreto di danno erariale a carico degli amministratori, che potrebbero essere chiamati a risponderne personalmente”.

L’intervento della Corte dei Conti arriva in un momento cruciale della vita del Civeta, in procinto di tornare ad essere Consorzio, per non perdere i fondi Pnrr pari a 35 milioni di euro. In queste settimane i consigli comunali sono chiamati ad esprimersi sulla trasformazione regressiva in azienda speciale consortile. San Salvo ha già approvato una delibera, mentre il consiglio comunale di Vasto è stato convocato per il 16 ottobre alle 12.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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