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Giuseppe Forte: “Per la variante alla Statale 16 raggiunto un compromesso che penalizza Vasto”

Dall’incontro tenuto ieri a Pescara tra amministratori regionali, comunali, tecnici e funzionari dell’ANAS è emerso un dato incontrovertibile: Vasto non avrà da qui a venti anni una Variante alla Statale Adriatica 16 degna di questo nome. Il compromesso raggiunto, necessario di ulteriori step, darà il via alla realizzazione del solo tratto compreso tra Vasto Marina (inizio del Ponte De Nardis) e San Salvo Marina con arretramento del tracciato stradale a monte della linea Ferroviaria.

Il tratto della statale che attraversa l’abitato di Vasto Marina rimarrà quello che è oggi, con tutti i disagi ed i rischi connessi, comprese le due rotatorie realizzate negli ultimi anni. Con l’aggravante che da località “Cuncarella” fino a Punta Penna la statale rimarrà la stessa con i problemi dei viadotti San Nicola I e San Nicola II e con i rischi, soprattutto per la presenza dei Tir, per i turisti che scelgono le diverse calette della costa vastese per le loro vacanze.

Non basta affermare che Vasto ha evitato la realizzazione di gallerie e viadotti sotto il costone della Città. Era quello di un dato già acquisito dal momento che il Consiglio Comunale, in più occasioni, all’unanimità, aveva espresso il proprio diniego alla distruzione di un bene unico, eccezionale che caratterizza Vasto: il suo panorama sul mare Adriatico.

Insomma, mentre tutti gli altri Comuni della costa adriatica hanno ottenuto e realizzato le varianti ai loro centri urbani, Vasto appare destinata a subire le cervellotiche decisioni prese da quanti dovrebbero progettare le strade di comunicazione pensando alla riduzione dei tempi di percorrenza, alla sicurezza ed assecondando le richieste provenienti da chi amministra il proprio territorio.

Tutto questo Vasto non lo avrà. La promessa di finanziamento alla Provincia della variante di Valle Cena (ndr: costo preventivato in 40 milioni di euro) da parte del MIT rimane al momento solo tale. Nel caso in cui l’iter del progetto ottenesse tutti i crismi dell’ufficialità rimarrebbe una strada poco utilizzata da parte di quanti viaggiano sulla Statale Adriatica 16. Sì perché il tragitto, in barba al criterio della riduzione dei tempi di percorrenza, si allungherebbe di diversi chilometri con l’aumento dei costi per il maggior consumo dei carburanti.

Fa specie notare che chi amministra questa città non insista per ottenere lo spostamento della Statale 16 ad ovest dell’abitato di Vasto tornando a pressare l’ANAS per la realizzazione di quel progetto presentato dalla Provincia di Chieti nel 2005. Quel progetto, lo ricordiamo, prevedeva la nuova Variante lungo il Vallone Maltempo, salvando l’abitato di San Lornzo, fino allo svincolo di Pozzitello, dove dovrebbe sorgere il nuovo Ospedale, ed attraversando, poi il territorio di San Salvo.

Pensare di favorire gli assistiti della ASL 02 residenti nei Comuni di Casalbordino, Villalfonsina, Pollutri e Torino di Sangro (molto più vicini a Lanciano) è utopistico. Sì perché la strada Provinciale San Lorenzo-San Antonio Abate si sviluppa lungo un tracciato del regio tratturo L’Aquila-Foggia ed è impensabile ipotizzare l’allargamento dell’attuale sede stradale.

Giuseppe Forte

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