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“Il Civeta verso un utile di 100mila euro”

Il Civeta non ha debiti, al contrario chiuderà l’anno con un utile di circa 100mila euro”. L’incontro di mercoledì nell’aula consiliare di Vasto, convocato per  discutere delle prospettive dell’ente nato per la gestione dei rifiuti del territorio, è servito anche a chiarire la situazione finanziaria della società di capitali che, entro il 15 novembre, dovrebbe dare il definitivo via libera alla trasformazione regressiva. Il Civeta torna ad essere Consorzio – a distanza di due anni dalla precedente trasformazione – per non perdere i fondi Pnrr, pari a circa 35 milioni di euro.

“Abbiamo convocato questo incontro per fare chiarezza dopo le tante illazioni che sono circolate”, ha esordito il sindaco Francesco Menna, “abbiamo vissuto una fase molto delicata, la legge non ci dava scampo”.

La situazione finanziaria del Civeta, la tempestica per la sua trasformazione regressiva da società di capitali a Consorzio, i fondi Pnrr, la nota della Corte dei Conti e la figura del direttore generale con il debutto pubblico di Manuele Marcovecchio (in foto) dopo la tanto contestata nomina. Oltre al presidente del Cda Giuseppe Silvestri e agli altri componenti del consiglio d’amministrazione, erano presenti alcuni assessori comunali di Vasto, Gabriele Barisano, Anna Bosco e Alessandro D’Elisa, la sindaca  di Cupello Graziana Di Florio,  il direttore tecnico Luigi Sammartino, alcuni funzionari del Civeta e Giuseppe Di Marco di Legambiente. Tra il pubblico Dario Leone, capogruppo di Officina Cupello e Sandro Di Scerni. 

Sulla tempistica relativa alla trasformazione si è soffermato Silvestri.

“Stiamo aspettando che i vari consigli comunali deliberino”, ha precisato il presidente del Cda, “a metà novembre dovrebbe essere convocata l’assemblea dei soci. Subito dopo andremo dal notaio”. 

L’occasione è stata altresì propizia per chiarire  il credito di 800mila euro che il  Civeta ha nei confronti del comune di San Salvo. 

“E’ un debito che risale nel tempo e che riguarda alcuni servizi aggiuntivi”, ha spiegato Marcovecchio, “il Cda ha dato incarico  ad un legale per procedere”. 

Il direttore generale si è poi soffermato sulla nota della Corte dei Conti dell’11 ottobre, puntualizzando tutte le eccezioni sollevate dai magistrati contabili. 

“Non mi interessano le polemiche, ma il futuro del Civeta che si candida ad essere protagonista nella gestione dei rifiuti con delle prospettive molto interessanti”, ha aggiunto Marcovecchio, il quale ha tenuto a precisare che “non ha una  gestione fallimentare. Mettere in giro queste voci fa male al Civeta, ma fa soprattutto male al territorio. Non bisogna mischiare la politica con la realtà di un ente che ha una impiantistica strategica”.   

L’ingegner Sammartino si è dilungato sulle questioni tecniche relative ai progetti Pnrr. 

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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