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Lo Statuto comunale, il comitato ci scrive

 

Dalla replica dell’assessore Anna Bosco, nel corso del recente Consiglio comunale,  all’interrogazione presentata dall’opposizione di centro-destra sulla questione degli Istituti di  partecipazione popolare (Titolo II dello Statuto comunale) si apprendono diverse notizie interessanti. 

Primo, che lo Statuto comunale non dev’essere “uno strumento solo formale, ma uno strumento vivo  e operativo”; e che, di conseguenza, “non c’è nessuna volontà da parte dell’Amministrazione di non  dare attuazione allo Statuto comunale”, anzi che per questo “lavoriamo tutti i giorni”. È una piacevole  sorpresa, visto che ormai da 17 anni il titolo II dello Statuto comunale resta del tutto inapplicato. 

Secondo, che evidentemente l’assessore non è sufficientemente edotta sulla questione. Altrimenti non  confonderebbe il “Regolamento sulla istituzione dell’albo comunale dell’associazionismo e del volontariato” -lettera morta dall’ottobre 2009, da lei recentemente riesumato benché non previsto  dallo Statuto- con il “Regolamento della partecipazione popolare” (art. 110 dello Statuto comunale,  che 17 anni fa avrebbe dovuto essere redatto “entro 180 giorni”) senza il quale restano sulla carta gli  istituti di partecipazione diretta previsti dal Titolo II (Artt. 7,8,13,14,15,24,25,26,27 dello Statuto).  

Terzo, che l’assessore ha manifestato (bontà sua) l’intenzione di incontrarci “nelle prossime  settimane”.  

La richiesta di attuazione dello Statuto comunale è una battaglia di civiltà. Ma è anche una  questione più concreta di informazione e trasparenza.  

L’Art. 40 dello Statuto, mai attuato, prevede che il Sindaco indica, “entro il mese di settembre di  ogni anno, apposite conferenze dei servizi locali [acqua, rifiuti, trasporto pubblico locale] per  esaminare l’andamento della qualità, quantità, efficienza ed efficacia dei servizi, formulando idonee  soluzioni per il miglioramento di essi. A tali conferenze vengono invitate le associazioni e le  organizzazioni interessate al servizio.”  

Sono temi, questi, di cui in genere si discute a vuoto, e solo quando si verificano dei disservizi  clamorosi. Più informazione significa maggior controllo e, alla lunga, miglior servizio. 

Chiediamo dunque al Sindaco di Vasto e all’assessore Anna Bosco un incontro, in tempi  ragionevoli. 

Il Comitato cittadino per l’attuazione dello Statuto comunale 

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