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Sabino, consegnati i risultati delle autopsie

L’indagine avviata un anno fa per la seconda esplosione alla Sabino Esplodenti  è vicina alla conclusione. Consegnati in procura dai periti, il medico legale Pietro Falco e la genetista Rossella Ferrante, i risultati delle autopsie sui corpi delle vittime, Fernando Di Nella, 62 anni ,di Lanciano, Gianluca De Santis 44 di Palata (Campobasso) e Giulio Romano , 56 di Casalbordino.

E’ stata soprattutto la perizia su quest’ultimo che ha richiesto più tempo considerati i danni provocati sul corpo del 56enne dalla deflagrazione. Particolare che induce a far ritenere che al momento dell’esplosione fosse il più vicino all’ordigno. Vista la segretezza con cui vengono eseguite le indagini al momento è solo possibile formulare delle ipotesi.

A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

L’esplosione si verificò il 13 settembre 2023. Sette gli avvisi di garanzia inviati dalla Procura ad altrettanti dirigenti e tecnici . Un atto dovuto in presenza di un esame irripetibile come l’autopsia. Il pubblico ministero Silvia Di Nunzio ha ipotizzato i reati di omicidio colposo plurimo con l’aggravante della violazione delle norme per prevenire gli incidenti sul lavoro. I familiari delle vittime chiedono giustizia tramite i loro legali, gli avvocati Antonello Cerella, Michele Di Toro, Bernardo Mucci, Alessandra D’Aurizio e Giovanni Santo. I legali aspettavano proprio i risultati dell’autopsia per meglio comprendere la dinamica della disgrazia.

Un mese fa presidente del consiglio d’amministrazione della Esplodenti Sabino Spa Gianluca Salvatore, i componenti del Cda Sabino Salvatore, Massimo Salvatore, Marco Salvatore, il direttore dello stabilimento Giustiniano Tiberio, il responsabile del servizio protezione e prevenzione Stefano Stivaletta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Paolo Iocco e il capo reparto Carlo Piscopo sono stati tutti assolti per l’esplosione di quattro anni fa in cui  persero la vita Carlo Spinelli, 54 anni di Casalbordino, Paolo Pepe, 45 di Pollutri e Nicola Colameo, 46 di Guilmi.
Il giudice ha anche dichiarato l’esclusione della responsabilità dell’ente Esplodenti Sabino Spa perché gli illeciti amministrativi contestati non sussistono.

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