Della variante di prossimità alla Statale Adriatica 16, tornata prepotentemente all’attenzione delle autorità competenti in materia giovedì 25 ottobre in occasione di una riunione convocata dalla Regione Abruzzo, nessuno più parla. Sull’attesa opera, di estremo interesse per lo sviluppo futuro di Vasto e del territorio, sembra sia stata messa la sordina. Dopo alcune “estemporanee” esternazioni nessuno ha ritenuto opportuno aprire la discussione sull’ultima proposta fatta al tavolo pescarese. Una proposta folle che, come ho avuto modo di scrivere nei giorni scorsi su questo blog, priverebbe Vasto di una VARIANTE VERA, come quelle che località costiere a noi vicine hanno ottenuto e realizzato.
L’ANAS, che dovrà dare una risposta alla Provincia di Chieti sul finanziamento del “completamento e potenziamento della viabilità di raccordo tra i Caselli Autostradali Vasto Nord-Vasto Sud, mediante la sistemazione e adeguamento funzionale delle strade di Fondo Valle Valle e di Bonifica Sinello – Cena – Treste”, ha chiesto giustamente tempo.
Un intervento che, secondo i calcoli fatti dai tecnici della Provincia di Chieti, dovrebbe richiedere un investimento di circa 40 milioni di euro. Il costo, invece, del tratto ihe dovrebbe collegare Vasto Marina con il Casello autostradale di Vasto Sud, stando ai costi valutati dai tecnici dell’ANAS un paio di anni or sono, dovrebbe aggirarsi attorno ai 32 milioni di euro. Sommando le due cifre ANAS andrebbe a fare una grande economia rispetto alle cifre necessarie per la realizzazione di una Variante degna di tale nome. Ma l’ANAS quanti soldi ha investire su questo territorio? E se non li ha perché non li programma in più piani programmatici? Le eventuali economie fatte su questo territorio dove verrebbero dirottate?
Soldi sprecati, buttati al vento, senza dotare Vasto di una Variante che per essere definita tale dovrebbe svilupparsi ad Ovest dell’abitato, Solo con un tracciato che aggiri il centro urbano si riuscirebbe a liberare completamente la linea di costa da un’arteria lungo la quale ci sono viadotti “traballanti” oggetto, negli ultimi anni, in ripetute occasioni di interventi di consolidamento.
Dal Comune di Vasto sull’argomento non giungono segnali. Nessun Consiglio Comunale è stato a tutt’oggi convocato per la illustrazione di questa ultima soluzione. Nessuna forza politica ha sollecitato la convocazione dell’assise civica quanto meno per avere contezza di una proposta che i cittadini vastesi non gradiscono.
Cosa si sta aspettando?
Giuseppe Forte